Israele-Iran, Crosetto: «Non avevamo bisogno di altri fronti». Tajani litiga con le opposizioni ma accetta di riferire in Parlamento


C’è grande preoccupazione ai vertici del governo italiano per le possibili conseguenze dell’attacco condotto da Israele contro l’Iran nella notte tra giovedì e venerdì. Stamattina alle 8 alla Farnesina è iniziata la riunione di emergenza dell’Unità di crisi presieduta dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il vicepremier ha convocato i dirigenti del ministero e gli ambasciatori di Iran, Israele e altri Paesi della regione. Tajani stesso ha pubblicato sui social una foto della riunione, sottolineando il filo diretto con l’ambasciatrice a Teheran Paola Amadei. «Non ci sono stati problemi per i nostri concittadini, né in Iran né in Israele», anche se «ci sono state esplosioni anche vicino alla residenza della nostra ambasciatrice. La situazione è di grande tensione», ha riferito Tajani in collegamento con Mattino Cinque dalla Farnesina.
Tajani: «Evitare un’escalation»
Sulla gestione della crisi, ha detto poi il ministro degli Esteri, «la nostra posizione è quella del dialogo. Ci auguriamo che possa riprendere quanto prima il confronto tra Israele e Iran. Sappiamo bene che la situazione è molto complicata ma non esiste altra soluzione che quella diplomatica». Tajani ha detto di avere già parlato al telefono anche con il suo omologo israeliano Gideon Sa’ar, cui ha chiesto «di evitare un’escalation», ribadendo anche su altro versante «la necessità del cessate il fuoco a Gaza».
June 13, 2025
La polemica con le opposizioni
Ma accanto alle dichiarazioni diplomatiche, c’è spazio anche per un nuovo scontro con le opposizioni. «Ogni giorno l’opposizione chiede che io vada in Parlamento. Io vado quando sono invitato a parlare di tutto. Sono stato presidente del Parlamento, figuriamoci quanto rispetto ho per l’istituzione parlamentare», ha detto Tajani, ospite A SkyTg24. «Questa mattina all’alba – ha spiegato – ero già qui. Invito tutti a seguire il mio esempio e invito l’opposizione a svegliarsi presto la mattina. Mi auguravo di essere chiamato alle tre e mezza quando c’è stato l’attacco». Le sue parole non sono affatto piaciute ai partiti di opposizione. Il Pd – attraverso la capogruppo alla Camera, Chiara Braga parla di «stupore e rammarico per le parole di Tajani», mentre Daniela Torto (M5s) dice: «Smetta di offendere le opposizioni». Alla fine, la querelle politica sembra far cambiare idea al titolare della Farnesina, che si dice pronto a riferire in parlamento al più presto. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, fa sapere di essere in contatto con il governo e di aver «acquisito la disponibilità a riferire in commissione del ministro Tajani domani mattina, sabato 14 giugno».
Il vertice a Palazzo Chigi e l’inquietudine di Crosetto
La stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, sta seguendo con la massima attenzione l’evolversi della situazione tra Israele e Iran. La premier ha convocato per il pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza con i ministri maggiormente coinvolti e con i vertici dell’intelligence nazionale. A parlare nel frattempo è anche Guido Crosetto. «Lo scenario che si è aperto non ci ha sorpresi, ce lo aspettavamo. Si è aperto un altro fronte e non avevamo bisogno di altri fronti in questo periodo», ha commentato il ministro della Difesa parlando dell’attacco di Israele all’Iran al “Festival dell’imprenditore” organizzato da Confimprenditori.
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Le riunione d’emergenza alla Farnesina e a Palazzo Chigi arrivano a poche ore dall’inizio dell’operazione Rising Lion, attraverso cui l’esercito israeliano ha colpito il sito di arricchimento dell’uranio a Natanz, in Iran, e altri obiettivi militari. Una fonte della sicurezza israeliana ha dichiarato a Channel 12 che Tel Aviv non ha «lanciato un’operazione, ma una guerra contro l’Iran», che «potrebbe durare settimane». Per il governo di Teheran quella di questa notte è a tutti gli effetti «una dichiarazione di guerra». «Siamo pienamente preparati e sosterremo le nostre forze operative in ogni modo possibile. Siamo pronti ad affrontare anni di combattimenti continui e le forze armate sono completamente equipaggiate», ha detto il ministro della Difesa iraniano, Aziz Nasirzadeh, aggiungendo che «i criminali sionisti devono sicuramente aspettarsi una risposta schiacciante e dolorosa dalle nostre forze armate».
June 13, 2025
Foto copertina: ANSA/Angelo Carconi | Antonio Tajani e Guido Crosetto a un evento del quotidiano La Verità, 5 giugno 2025