Netanyahu agli iraniani: «Unitevi contro il regime malvagio». Poi la minaccia: «Altri attacchi sono in arrivo» – Il video
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha rivolto un appello diretto al popolo iraniano, invitandolo a ribellarsi contro «un regime malvagio e oppressivo». In un messaggio video diffuso dopo il contrattacco di Teheran, il premier ha dichiarato: «È giunto il momento per il popolo iraniano di unirsi attorno alla propria bandiera e alla propria eredità storica, lottando per la libertà». Dopo una giornata di minacce, in serata il regime degli ayatollah ha risposto ai raid israeliani con il lancio di almeno 150 missili balistici, alcuni dei quali hanno bucato la proverbiale difesa aerea israeliana: esplosioni, incendi e feriti lievi si sono registrati a Tel Aviv e a Gerusalemme mentre risuonavano le sirene, con la popolazione chiusa nei rifugi. Teheran ha poi rivendicato di aver abbattuto due jet israeliani e di aver «catturato una pilota donna», notizia smentita poi da Israele.
«Altri attacchi sono imminenti»
Netanyahu ha inoltre annunciato che Israele sta conducendo «una delle più grandi operazioni militari della sua storia», sottolineando l’entità degli attacchi compiuti nelle ultime 24 ore: «Abbiamo eliminato comandanti militari di alto rango, scienziati nucleari di primo piano, colpito il principale impianto di arricchimento dell’uranio del regime islamico e distrutto gran parte del suo arsenale di missili balistici». Il premier ha poi avvertito che l’operazione militare è tutt’altro che conclusa: «Altri attacchi sono imminenti. Il regime non sa cosa lo abbia colpito, né cosa lo colpirà. Non è mai stato così vulnerabile», ha concluso. L’operazione israeliana, denominata Leone Nascente, arriva alla vigilia del sesto round di colloqui tra Usa e Iran, previsto in Oman domenica, e subito annullato.