Trump furioso contro Israele e Iran: «Hanno violato il cessate il fuoco. Non sanno cosa ca*** stanno facendo». Poi il chiarimento con Netanyahu – Il video


Prima l’annuncio della tregua poi, dopo il collasso in poche ore del cessate il fuoco, l’intervento da paciere: «Israele, non sganciate quelle bombe. Se lo fate, è una violazione grave». Così Donald Trump, scrivendo sul suo social Truth, tenta di scongiurare una nuova escalation, dopo le minacce di Tel Aviv di «colpire con forza il cuore di Teheran». E poi si rivolge direttamente alle forze militari israeliane: «Riportate a casa i vostri piloti, subito!». Parlando con i giornalisti, prima di partire per il vertice Nato, il presidente americano ha condannato sia Israele che Iran per la violazione del cessate il fuoco: «Sono due Paesi che stanno combattendo da così tanto tempo e così duramente, che non sanno cosa cazzo stanno facendo». In modo particolare si sarebbe detto deluso da Tel Aviv: «Ora Israele sta per colpire l’Iran a causa di un razzo che non è atterrato da nessuna parte. Devo far calmare Israele adesso, vedrò se riesco a fermarlo». Nel frattempo, i media iraniani hanno riferito che si sono verificate esplosioni nelle città del nord di Babol, Babolsar e Chamestan, nel Mar Caspio settentrionale, dopo gli attacchi israeliani di oggi.
June 24, 2025
La promessa a Trump dell’«attacco simbolico» di Israele all’iran
Il colloquio tra Netanyahu e Trump sembra aver dato i frutti sperati, almeno dal presidente Usa. Ancora su Truth ha spiegato di aver sentito il premier israeliano, che gli avrebbe assicurato di non voler attaccare l’Iran, se non con un gesto simbolico: «Tutti gli aerei torneranno a casa – ha scritto Trump – mentre faranno un saluto amichevole all’Iran. Nessuno sarà ferito, il cessate il fuoco è in vigore»!. Il presidente Usa ha poi dichiarato ai giornalisti a bordo dell’Air Force One di non volere un cambio di regime in Iran. Lo riporta Bloomberg. «I cambi di regime creano caos e non vogliamo vedere caos», ha affermato Trump.
L’annuncio della tregua e le accuse di violazione all’Iran
«Il cessate il fuoco è ora in vigore. Non violatelo». Con un post pubblicato su Truth Social, Donald Trump ha annunciato questa mattina l’entrata in vigore di una tregua tra Israele e Iran, dopo aver sentito al telefono il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Ma è un cessate il fuoco fragile, nonostante il tycoon lo abbia definito una vittoria per il mondo, sottolineando che «il futuro di Israele e dell’Iran è sconfinato e pieno di grandi promesse». L’annuncio della tregua arriva in un momento ancora teso. Le sirene d’allarme hanno già iniziato a suonare nel nord di Israele, segnalando l’arrivo di due razzi. Una minaccia a cui il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ribattuto con una dura promessa di ritorsione: «Risponderemo con forza alla violazione del cessate il fuoco da parte dell’Iran con attacchi intensi contro obiettivi del regime nel cuore di Teheran». Da parte sua, però, il capo di Stato maggiore dell’esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha negato categoricamente di aver lanciato missili verso Israele.
Il vicepremier Tajani: «Roma offerta come sede di dialogo»
All’alba di questa mattina sono risuonati gli allarmi anche nella base italiana dell’Unifil a Shama, nel sud del Libano. Sul fronte diplomatico, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato la disponibilità del nostro Paese a svolgere un ruolo di mediazione: «Ho offerto anche Roma come luogo di incontro, così come è capitato per ben due volte tra Oman, Iran e Stati Uniti, vedremo adesso cosa accadrà. La notizia positiva è che c’è questo cessate il fuoco (tra Israele e Iran, ndr), che mi auguro possa essere rispettato: questo fa tirare un sospiro di sollievo, anche ai nostri concittadini che vivono in quella parte del mondo», ha dichiarato nelle scorse ore il ministro. Quanto alla situazione dei nostri connazionali rimasti bloccati in Iran con lo scoppio della guerra, Tajani ha fatto sapere che ieri sera è arrivato un convoglio con un’ottantina di italiani al confine tra l’Iran e l’Azerbaigian.
Le reazioni di Cine e Ue alla tregua
Resta timido l’intervento dell’Europa. Dopo l’annuncio della tregua, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che «l’Europa accoglie con favore l’annuncio di un cessate il fuoco da parte del presidente Trump. Si tratta di un passo importante verso il ripristino della stabilità in una regione in tensione. Questo deve essere la nostra priorità collettiva». Ha poi invitato l’Iran a «impegnarsi seriamente in un processo diplomatico credibile. Il tavolo dei negoziati rimane infatti l’unica via percorribile per il futuro». Arriva anche la reazione della Cina, che auspica «una soluzione politica al conflitto». Il portavoce del ministero degli Esteri, Guo Jiakun, ha affermato che «i fatti hanno dimostrato che i mezzi militari non possono portare la pace».