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Come è stata raccontata la storia del bielorusso che ha aggredito un bambino di 2 anni a Mosca

26 Giugno 2025 - 15:16 David Puente
L'uomo non aveva aggredito il bambino per motivi politici o religiosi

Circola un video, registrato da una telecamera di sorveglianza dell’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, che riprende un uomo mentre aggredisce e scaraventa a terra un bambino di appena 2 anni, facendogli sbattere violentemente la testa sul pavimento. Secondo la narrazione diffusa da alcuni utenti sui social, l’aggressore sarebbe un ebreo bielorusso, mentre il bambino sarebbe iraniano. La narrazione, di fatto, risulta scorretta.

Per chi ha fretta

  • Non ci sono prove che l’uomo sia ebreo. Non risulta israeliano, come riportato da alcuni.
  • L’uomo è senz’altro bielorusso.
  • Secondo i media russi, il bambino era afghano e non iraniano.
  • Non risulta un movente politico o religioso.
  • L’aggressore era, di fatto, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Analisi

Il video viene condiviso con la seguente narrazione:

Un ebreo bielorusso, Vladimir Vitkov, è l’uomo che ha aggredito violentemente un bambino iraniano di 2 anni all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, sbattendolo a terra con la testa.

Il bambino di 2 anni è in coma dopo essere stato scaraventato a terra dal lurido ebreo nella sala d’attesa dell’aeroporto.

Spero in una azione incisiva della giustizia russa, e poi basta privilegi a questi Satanisti che gli viene consentito di avere 2-3 passaporti!

Chi è l’uomo nel video: Vladimir Vitkov (o Vitikov)

L’uomo nel video si chiama Vladimir Vitkov (o Vitikov), è un cittadino bielorusso di 31 anni. Secondo quanto riportato da media e canali Telegram russi, l’uomo sarebbe arrivato dall’Egitto, con scalo a Mosca per rientrare in Bielorussia.

Ebreo bielorusso? Movente politico o religioso? Nessuno dei due

Sempre secondo fonti russe, il bambino risulta essere afghano. Si chiamerebbe Mohammad Afzal ed era giunto a Mosca da Kabul con la sua famiglia. Non risulta alcun legame tra lui e l’aggressore.

Non ci sono prove né elementi che confermino che l’uomo sia ebreo. Nessuna fonte ufficiale o canale d’informazione ha diffuso tale informazione. È noto invece che al momento dei fatti non si trovasse in uno stato mentale stabile. In un passaggio del video si vede l’uomo sedersi a terra per poi camminare a “quattro zampe”. A seguito di un esame del sangue, è risultato positivo a sostanze stupefacenti. Interrogato dalle autorità russe, non era in grado di spiegare le sue azioni a causa dell’effetto delle droghe.

La propaganda russa dietro la disinformazione

Come segnalato dal collega Tal Hagin, a diffondere la falsa narrazione, attribuendo all’aggressore anche la nazionalità israeliana, è stata la rete di disinformazione russa Pravda nella versione in portoghese.

La fonte è un canale Telegram portoghese chiamato @infomacoesmilitares.

Conclusioni

Non risulta che l’uomo sia ebreo. Risulta confermato che sia bielorusso e che si trovasse sotto l’effetto di droghe al momento dell’aggressione, mentre il bambino non risulta iraniano, bensì afghano, proveniente da Kabul con la propria famiglia. Non risulta provato un movente politico o religioso.

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