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La Corte Suprema Usa blocca i fondi federali alle associazioni pro-aborto: esultano i conservatori

26 Giugno 2025 - 18:00 Diego Messini
La sentenza dell'Alta Corte a maggioranza repubblicana dà ragione al South Carolina: altra picconata all'azione di Planned Parenthood

La Corte Suprema Usa ha stabilito che gli Stati possono tagliare i finanziamenti del programma Medicaid a Planned Parenthood, la più grande associazione per i diritti riproduttivi negli Stati Uniti. Si tratta di una importante vittoria per il fronte conservatore. Il caso è stato intentato dal South Carolina per affermare il principio che i cittadini non possono fare forzare lo Stato a consentire all’associazione di assistere i pazienti: «nessun finanziamento pubblico dovrebbe essere destinato all’associazione anche se quei soldi non sono destinati agli aborti», sosteneva lo Stato. Planned Parenthood ha replicato che i pazienti si rivolgono all’organizzazione non solo per le interruzioni di gravidanza – consentite in South Carolina solo entro le prime 6 settimane di gravidanza – ma anche per servizi come contraccezione e screening oncologici. Ma la Corte ha dato ragione allo Stato, per la gioia dei conservatori.

La guerra dei conservatori a Planned Parenthood

La sentenza è passata con 6 voti a favore e 3 contrari secondo le linee ideologiche che la dividono – i giudici conservatori sono in netta maggioranza. I finanziamenti federali all’aborto sono già proibiti ma i Repubblicani volevano dare un’ulteriore picconata a Planned Parenthood, che offre supporto ai diritti riproduttivi là dove l’aborto è consentito, privandola di fonti di finanziamento pur dirette ad altri capitoli d’azione. E ora la sentenza della Corte potrebbe avere implicazioni più ampie per i pazienti Medicaid negli Usa.

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