Il video dell’attacco al carcere di Evin è stato creato con l’Intelligenza Artificiale


Il carcere di Evin, a Teheran, è stato colpito durante il raid israeliano del 23 giugno 2025. Secondo fonti iraniane, l’attacco avrebbe causato la morte di 71 persone. Su questa vicenda reale è iniziato a circolare un video, diffuso per primo dal media iraniano Iran International, che mostrerebbe il cancello dell’istituto esplodere a causa dei bombardamenti. Tuttavia, in seguito a una verifica e all’identificazione dell’autore del video, si è scoperto che si tratta di un falso.
Per chi ha fretta
- Il carcere è stato realmente colpito dai bombardamenti israeliani.
- Il primo media a diffondere la clip è stato l’iraniano Iran International.
- La posizione della presunta telecamera di sicurezza coincide con il punto dove è stata scattata una fotografia nel 2023.
- L’inquadratura è identica e i vari elementi presenti sulla scena coincidono.
- Il collega Alexandre Capron di TF1 ha rintracciato l’autore del video.
- La scena è stata generata tramite l’uso dell’AI.
Analisi
Il video viene condiviso riportando la notizia del bombardamento della prigione:

Il primo media a diffonderlo è stato l’iraniano Iran International:

La presunta telecamera di sorveglianza e lo scatto fotografico del 2023
Attraverso una ricerca inversa, la scena nel video risulta essere estremamente simile a una foto pubblicata nel 2024 dal sito turco Qha.com.tr.

Le foto, più completa, risulta pubblicata per la prima volta nel 2023 su X:

Diversi elementi indicano che il punto di ripresa dell’immagine corrisponde esattamente a quello della presunta telecamera di sorveglianza.

L’autore del video scovato da TF1
Partendo da queste osservazioni, il collega Alexandre Capron di TF1 è riuscito ad andare oltre, rintracciando nei canali Telegram iraniani l’autore del video. Quest’ultimo ha ammesso di averlo realizzato utilizzando l’Intelligenza Artificiale.

Conclusioni
Il carcere è stato effettivamente colpito da Israele. Tuttavia, il video che mostra il cancello distrutto dal raid è risultato falso, generato con l’AI a partire da una fotografia scattata nel 2023.
Molti sono stati i media, incluso Open, ad aver condiviso il video diffuso da Iran International e dai canali Telegram iraniani.
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