Barbara d’Urso e il veto in Rai per non irritare Mediaset: «Non ci credo, io da sempre amica di Marina e Pier Silvio»


Barbara d’Urso è un po’ frastornata. Dopo il suo addio a Canale 5 si è parlato del suo ritorno in Rai. Sponsorizzato da Matteo Salvini. E osteggiato da Fratelli d’Italia e Forza Italia. Che non vogliono fare una scortesia a Mediaset. Si è parlato di un programma per viale Mazzini al via da gennaio: 8 puntate il venerdì, stile Carràmba! Che sorpresa. Anche se il direttore dell’Intrattenimento Prime Time Williams Di Liberatore ha detto che è prematuro parlarne. Lei oggi parla con il Corriere della Sera. A Elvira Serra spiega prima di tutto che il suo agente oggi «sono io». E che ha incontrato Di Liberatore «con il ceo di Fremantle Italia. Mi ha detto di avere grande stima di me e del mio percorso professionale, soprattutto in termini di risultati: non solo per lo share, ma anche per la raccolta pubblicitaria».
Non è Carràmba!
Con il direttore dell’intrattenimento, spiega D’Urso, hanno parlato di Non è Carràmba!: «E non sono otto puntate. È un progetto di “emotainment” bello, elegante, popolare, commovente e divertente». Tagliato su misura per il Prime Time di Rai Uno: «Al direttore è piaciuto moltissimo. L’idea è di fare 4 o 5 puntate, il venerdì sera. Tra l’altro, ho visto che a gennaio il bel programma della Clerici si sposterà dal venerdì al sabato. Tutto quadra». Poi spiega perché sono due anni che è lontana dal piccolo schermo: «Non sono scomparsa per mia scelta. Ma, invece, ho scelto io in questi due anni di stare tranquilla, in un angolo, di non parlare, non replicare mai alle mille cose che ho letto. E aspettare. La pazienza è la virtù dei forti, e io sono una donna forte».
Una donna forte
Una donna forte ma ancora ferita: «È dalle ore 16.30 del 26 giugno del 2023, quando ho avuto per vie traverse la notizia che non avrei più fatto parte della trasmissione che avevo creato io nel 2008, che leggo qualsiasi cosa su di me. Cose anche molto spiacevoli. Ma sono fortunata. Il pubblico che ho coltivato in questi 50 anni di carriera mi supporta in una maniera incredibile, mi ferma per strada, mi chiede perché non torno, mi dice che è una ingiustizia. Paradossalmente, il mio non esserci è stato più forte della mia presenza». Non risponde però alla domanda se Salvini si sia speso o meno per lei.
Salvini
Ma è irritata quando le ricordano che con il politico della Lega ha recitato «l’Eterno riposo in diretta tv. «Ancora quello? Ma si ricorda quando è successo? Mentre sfilavano i camion dell’Esercito da Bergamo per trasportare le bare delle vittime del Covid. E allora rivendico di aver assecondato la richiesta di chi mi stava di fronte e di aver pregato con lui: lo avrei fatto con chiunque altro, di centro o di sinistra, pure con lei, perché eravamo tutti sopraffatti dal dolore». Anche se, aggiunge, mai i politici hanno interceduto nella sua sfera professionale: «Anche perché non ne ho avuto bisogno: hanno parlato per me il mio lavoro, i miei risultati, il mio entusiasmo, il senso di responsabilità. Non sono mai mancata un giorno, nemmeno con la febbre a 41 e con la schiena bloccata, mi facevo una iniezione di Voltaren e andavo lo stesso. Vivevo in camerino».
Rai, Mediaset e il veto
Quando le chiedono se davvero ci sia un veto sul suo nome in Rai da parte di FdI e Fi per non far arrabbiare Mediaset replica piccata: «Non posso pensare che l’azienda culturale pubblica più grande del Paese, della quale paghiamo tutti il canone, possa accettare veti. Sarebbe orribile». Anche il presunto veto di Marina Berlusconi lo considera «assurdo. Ho sempre avuto un rapporto di stima e affetto con tutta la famiglia Berlusconi, alla quale sarò sempre e comunque grata. Pier Silvio l’ho conosciuto che era un bambino, perché ho cominciato a lavorare a Mediaset quando si chiamava Telemilano 58, nel 1977, e avevo 20 anni. C’era ancora il Biscione».
Pier Silvio Berlusconi
Ma Pier Silvio, dice, non lo ha più sentito dopo l’estromissione. Poi parla della sua salute: «Non nego che mi sia passato sopra un Tir. Ma non mi piace il ruolo della vittima, anche perché francamente nel mondo accadono cose talmente terribili che io sono solo un granello di polvere. Sono fortunata perché ho tanti amici, una famiglia che amo e mi ama. Quanto al Tir, se cadi, ti metti sui gomiti, poi sulle ginocchia, ti rialzi e vai avanti, perché la vita va vissuta così». Dei suoi colleghi, conclude, «si è esposto pubblicamente solo Gerry Scotti, ha detto che da telespettatore io gli mancavo. Ed è stata molto carina Simona Ventura, con Giovanni Terzi: in privato ieri mi ha chiamato dicendo che è assolutamente ingiusto quello che stavo vivendo. Gli altri? Mah…».