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Loredana Lecciso e il rapporto con Al Bano: «Matrimonio? Abbiamo un anello virtuale. Dopo due mesi ero incinta, neanche ci conoscevamo»

12 Luglio 2025 - 17:37 Alba Romano
al bano loredana lecciso
al bano loredana lecciso
La giornalista, parlando con il settimanale DiPiù, ha raccontato del rapporto che la lega con il cantante. E di come, insieme, vivono la loro fede nei boschi della tenuta in Puglia

Ciascuno vive l’amore come gli pare: tra alti a bassi, con o senza anello all’anulare sinistro. Un po’ come Al Bano e Loredana Lecciso, che fanno coppia dai primi anni Duemila ma che – tra separazioni e rappacificazioni, tira e molla – hanno sempre perso l’attimo per dirsi quel «sì» definitivo. Poco male, perché come ha confessato la giornalista al settimanale DiPiù: «Ci siamo infilati da tempo un anello nuziale virtuale: la nostra è una scelta d’amore, abbiamo due figli che adoriamo». I due sono ancora più legati dalla fede religiosa, che gli permette di rifugiarsi nei boschi della loro tenuta pugliese e rinsaldare il nodo che li congiunge: «La nostra unione è comunque benedetta da Dio. E prima di andare a letto prego sempre. Per me, per la mia famiglia, per la pace e per fermare i femminicidi. Poi mi faccio il segno della croce e mi addormento serena».

La prima dolce attesa e il rapporto con il Diavolo

Il racconto di Loredana Lecciso parte dalle origini, da quel lontano 2001 in cui l’amore tra i due è sbocciato all’improvviso: «Dopo due mesi che stavamo insieme ero già in attesa di Jasmine, la nostra primogenita. Non c’è stato nemmeno il tempo di conoscersi». Da lì il loro legame si è costruito giorno dopo giorno: «Ora c’è armonia, il nostro rapporto è consolidato ed è come se fossimo marito e moglie». Una solidità garantita anche dalla fede: «Al Bano ha una fede radicata in famiglia, anche se nemmeno lui va in chiesa tutte le domeniche. E crede nel Diavolo. Io no, nel Diavolo non ci credo, non ci ho mai creduto». Il percorso religioso i due lo vivono a braccetto: «Nella tenuta di Al Bano c’è una collinetta, e una piccola cappella, con due statue di san Marco e santa Caterina, patroni di Cellino. Quando abbiamo bisogno di spiritualità attraversiamo il bosco, arriviamo alla cappella e preghiamo, meditiamo sulla vita».

La fede e la rottura di Al Bano con Dio: «Era arrabbiato per la scomparsa di Ylenia»

Il rapporto con Dio, per Lecciso, è sempre stato pacifico: prima i genitori – con cui recitava il rosario – poi il proprio percorso personale: «Volevo fare il chirichetto, ma essendo donna non potevo. Il parroco di allora a me e a Raffaella (la sorella, ndr) facevano portare le offerte, e i cestini di paglia con le ostie. All’inizio, per me, andare in chiesa era un dovere: la voglia di fede mi è venuta dopo». Una voglia che, però, Lecciso sente di non aver trasmesso ai figli: «Non sono stata brava: almeno, non lo sono stata come mio padre lo è stato con me. Io, più semplicemente, con i ragazzi provo a trasmettere la fede attraverso la vita quotidiana». Un rapporto più conflittuale è stato invece quello di Al Bano, sprattutto dopo la scomparsa della figlia Ylenia: «Lo capisco. Non stento a credere che se perdi una figlia, e in quel modo, puoi essere arrabbiato con Dio».

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