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Iran, il presidente Pezeshkian ferito in un raid di Israele: l’attentato del 16 giugno era rimasto segreto

13 Luglio 2025 - 14:17 Ugo Milano
Sei missili avrebbero colpito i piani inferiori dell'edificio in cui si stava tenendo una riunione del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian sarebbe rimasto ferito a una gamba durante un attacco israeliano condotto lo scorso 16 giugno, mentre si trovava in una riunione del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale. La notizia arriva oggi 13 luglio dal Times of Israel citando fonti iraniane ed è stata confermata dall’agenzia di stampa iraniana Fars. Secondo quanto riportato, sei missili o bombe avrebbero colpito i piani inferiori di un edificio della zona ovest di Teheran, con l’intento di bloccare tutte le vie d’uscita. Il presidente Pezeshkian e altri alti funzionari presenti sono riusciti a fuggire attraverso un’uscita di emergenza. E il presidente si sarebbe ferito durante la fuga. Al momento, Israele non ha confermato l’attentato.

Cos’è successo

All’incontro erano presenti figure di massimo rilievo della leadership iraniana: il presidente del Parlamento Mohammad Bagher Ghalibaf, il capo della magistratura Gholam-Hossein Mohseni-Ejèi e altri vertici della sicurezza e dell’apparato istituzionale. La scorsa settimana, lo stesso presidente aveva accennato a un tentativo di assassinio, senza però fornire dettagli sulla data o la dinamica. Intervistato dal giornalista statunitense Tucker Carlson, il presidente iraniano aveva dichiarato: «Sì, hanno provato a uccidermi. Hanno agito di conseguenza, ma hanno fallito». Fino a oggi, tuttavia, non era emersa alcuna informazione precisa sull’episodio.

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