Ultime notizie DaziDonald TrumpGazaJannik SinnerUcraina
ESTERIAeroportiBoeingInchiesteIncidenti aereiIndia

Air India, la domanda pilota prima dello schianto: «Perché hai spento i motori?». L’ombra della depressione dopo il lutto

15 Luglio 2025 - 11:48 Ugo Milano
air india pilota grida bugie depressione lutto
air india pilota grida bugie depressione lutto
Uno dei due piloti aveva chiesto all'altro perché avesse spostato la leva dei motori, ma quest'ultimo risponde negando

*Nel Boeing 787 di Air India funzionava tutto perfettamente prima del decollo. L’inferno inizia tre secondi dopo il momento in cui le ruote si staccano dalla pista di decollo dell’aeroporto di Ahmedabad, in India: la leva del motore sinistro passa da modalità «run» a «cutoff», il carburante smette di fluire e si spegne. Poco dopo anche la leva del motore destro registra lo stesso spostamento. Secondo il rapporto preliminare (a pagina 14), nella registrazione delle voci in cabina di pilotaggio, uno dei due piloti chiede all’altro perché ha spento gli interruttori, mentre quest’ultimo sostiene di non averlo fatto. Venti secondi prima dello schianto contro la mensa del BJ Medical College, i motori si riaccendono: prima il sinistro, poi il destro. Ma è troppo tardi. «MAYDAY MAYDAY MAYDAY», trasmettono i piloti al controllore di volo, il quale richiede informazioni sul nominativo, senza ottenere risposta e osservando lo schianto dell’aereo (pagina 15).

Il «gesto volontario» e la depressione di uno dei due piloti: «Non volava da qualche anno»

Il rapporto di indagine preliminare sull’incidente aereo fornisce i dettagli di quanto sarebbe avvenuto all’interno della cabina di pilotaggio, nei secondi prima dello schianto che ha ucciso 260 persone. Nei giorni scorsi già erano stati fugati diversi dubbi: nessun malfunzionamento, nessun malore. Al contrario, lo spegnimento dei motori era stato attribuito a un «gesto volontario» di uno dei due piloti, dato anche il sistema di sicure che regola le leve usate per accendere e spegnere i motori anche in caso di avaria. Le motivazioni di un gesto simile sono ovviamente insondabili. Secondo il Daily Mail, il pilota Sumeet Sabharwal avrebbe sofferto psicologicamente, forse a causa della morte della madre. «Si era allontanato dal volo negli ultimi tre o quattro anni, prendendo ferie per malattia», ha spiegato una fonte indiana. «Sabharwal stava anche considerando un pensionamento anticipato per poter rimanere vicino al padre 90enne. Prima di volare, però, era stato ritenuto idoneo dallo staff medico».

I punti oscuri: chi ha mosso le leve e chi ha tentato di salvare l’aereo

Rimangono numerosi punti da chiarire. A partire da chi dei due piloti davvero abbia mosso le leve, elemento che nel rapporto preliminare non è reso noto. La domanda «Perché lo hai fatto?» viene citata nel report, senza alcun tono dubitativo. Non è neanche chiaro chi abbia lanciato il mayday e chi abbia riattivato i motori pochi secondi prima dello schianto, in un disperato tentativo di far riprendere quota all’aereo.

* Questo articolo è stato aggiornato, sia nel titolo che nel contenuto. Sono stati rimossi i riferimenti a presunte grida e attimi di panico non menzionati nel report preliminare. Pertanto, ci atteniamo al contenuto del report stesso.

leggi anche