Dramma in questura a Brindisi, dirigente di polizia si suicida nel suo ufficio usando la pistola di ordinanza: aveva 41 anni


Tragedia questa mattina, lunedì 4 agosto, all’interno della questura di Brindisi. Poco dopo le 7.30, la vicequestore S.M., in servizio da qualche anno nella città portuale pugliese sull’Adriatico, si è tolta la vita all’interno del suo ufficio. Secondo quanto riportano i media locali, la donna di 41 anni, e non 35 come si era appreso in un primo momento, avrebbe utilizzato la sua pistola d’ordinanza per compiere il gesto estremo.
Inutili i soccorsi, sul posto il procuratore
Inutili i tentativi di soccorso da parte del personale del 118. Sul posto è giunto anche il procuratore facente funzioni di Brindisi, Antonio Negro, per avviare le prime verifiche e raccogliere gli elementi utili a ricostruire l’esatta dinamica. Ma non ci dovrebbero essere dubbi sulla natura volontaria del gesto. Profondo lo sgomento tra i colleghi della vittima, ancora increduli di fronte a quanto accaduto.
Le ragioni del gesto
Stava attraversando un periodo di depressione legato a motivi personali. Originaria del Messinese, era sposata con un collega ed era madre di una figlia di pochi anni: vivevano a Mesagne, a pochi chilometri da Brindisi. La procura del capoluogo messapico ha disposto alcuni accertamenti di rito in ragione del fatto che la 41enne ha utilizzato la pistola d’ordinanza per suicidarsi. La salma della donna nelle prossime ore sarà a disposizione dei familiari per le esequie.