Nessun “inquietante studio” su JAMA indica un aumento di mortalità cardiaca dopo i vaccini mRNA anti Covid-19


Un articolo del Secolo d’Italia, pubblicato il 28 luglio 2025, è stato recentemente contestato dal virologo Roberto Burioni. Il motivo? Secondo il quotidiano, un «inquietante studio su Jama» avrebbe certificato un aumento mortalità cardiaca negli Usa «dopo la somministrazione dei vaccini». Secondo Il Secolo non si tratta «dei soliti complottisti Covid ma di una delle riviste scientifiche più autorevoli del mondo, anzi la più importante, Jama Cardiology». Tuttavia, la contestazione mossa da Burioni si basa sulla lettura dell’abstract del paper (McBride et al. 2025), evidenziandone un “particolare” di non poco conto: lo studio riguarda dati raccolti dal 2001 al 2020, mentre i primi vaccini a mRNA contro la Covid-19 sarebbero stati introdotti solo nel 2021. Abbiamo contattato gli autori dello studio.
Per chi ha fretta
- Il Secolo riporta come fonte un articolo pubblicato dal controverso sito SLAY News.
- L’articolo “fonte” cita due studi diversi, uno di JAMA e uno pubblicato e firmato da due nomi noti nel mondo della disinformazione sui vaccini.
- Lo studio di JAMA non fa alcun riferimento ai vaccini mRNA, come confermato a Open da parte degli autori.
Analisi
Ecco quanto riportato, fin dall’inizio, nell’articolo del quotidiano (archiviato il 28 luglio 2025):
Covid, inquietante studio su Jama: “In aumento mortalità cardiaca negli Usa dopo la somministrazione dei vaccini”
La più importante rivista scientifica pubblica dati che possono essere preoccupanti ma che non devono generare allarmismi: nel quinquennio, nel mondo, i decessi cardiaci risultano in diminuzione
Stavolta non si tratta dei soliti complottisti Covid ma di una delle riviste scientifiche più autorevoli del mondo, anzi la più importante, Jama Cardiology: il vaccino mRna avrebbe vanificato i progressi nel contrasto alla mortalità cardiaca improvvisa. Almeno negli Stati Uniti.

Di seguito, la contestazione da parte di Burioni:
Dopo tanti post tristi, facciamoci una bella risata sui geni del Secolo d’Italia
Ci spieghino come uno studio che analizza i dati tra il 2001 e il 2020 può dimostrare qualcosa sui vaccini a mRNA, che abbiamo cominciato a usare nel 2021.
Eia Eia ahahah!

La controversa fonte del Secolo d’Italia: Slay News
Leggendo l’articolo del quotidiano italiano si notano altri elementi discutibili. Per esempio alla voce «JAMA Cardiology» non si linka direttamente la ricerca, bensì un articolo di SLAY News, noto sito specializzato nella diffusione di fake news.

L’autore è lo stesso una figura conosciuta. Si tratta di Frank Bergman. Questo personaggio lo avevamo già “incrociato” trattando alcune sue precedenti bufale sui vaccini Covid. Ricordiamo per esempio titoli come «Il Giappone elimina i vaccini obbligatori per i bambini e le morti improvvise dei neonati “scompaiono” »; oppure «La FDA ammette che i “vaccini” dell’mRNA si diffondono ai non vaccinati attraverso lo “spargimento”»; basato però su una pubblicazione predatoria. Notevole anche il suo articolo su «Autismo in aumento tra i giovani che hanno ricevuto i “vaccini” anti-Covid», fondato su una fonte di cui ha palesemente frainteso il senso.

Il Secolo d’Italia, in un ulteriore articolo, pubblicato per rispondere alle contestazioni mosse da Roberto Burioni, indica ancora una volta la fonte da consultare: SLAY News.

L’articolo di Bergman su Slay News e il secondo studio
Lo studio di JAMA si basa su dati raccolti tra il 2001 e il 2020. Il Secolo precisa che «seppure la fonte sia autorevole sarebbe sbagliato interpretare questo articolo scientifico, riferito alle fibrillazioni, come verità assoluta». Ma di cosa parla esattamente la ricerca? Tratta dell’incidenza o esito dell’arresto cardiaco extraospedaliero. Non si menziona mai niente riguardo a mRNA o vaccini.
Su SLAY News, l’autore riporta il seguente passaggio: «Tuttavia, solo nel 2022, nella contea di King si sono verificati 111 decessi in eccesso per arresto cardiaco, con un tasso di 4,9 decessi in eccesso ogni 100.000 persone in un solo anno» («However, in 2022 alone, King County saw 111 excess cardiac arrest deaths, with a rate of 4.9 excess deaths per 100,000 people in just one year»). Il Secolo riporta la stessa frase, ma non si tratta di un dato proveniente da JAMA.
Per capire di cosa parla l’articolo del quotidiano italiano dobbiamo tornare all’articolo di Bergman e leggerlo con attenzione. Scopriamo così che l’autore No vax cita un secondo studio (Hulscher, Cook, Stricker e McCullough, 2024). Si tratta di un paper pubblicato sul Journal of Emergency Medicine, una rivista decisamente meno “autorevole” di JAMA. Lo studio si intitola «Arresto cardiopolmonare e mortalità eccessivi dopo la vaccinazione contro il COVID-19 nella Contea di King, Washington». Tra i firmatari riconosciamo due tra i più famigerati leader del movimento No vax mondiale: Nicolas Hulscher e Peter McCullough. Ci siamo imbattuti diverse volte nelle loro fake news sui vaccini, per esempio qui e qui.
Gli stessi dati si trovano in una tabella del secondo studio di Hulscher e McCullough, ma non in quello di JAMA:

La smentita degli autori di JAMA
Abbiamo quindi contattato gli autori dello studio pubblicato da JAMA, i quali ci hanno risposto confermando i risultati della nostra indagine. I ricercatori spiegano a Open che l’articolo de Il Secolo d’Italia si basa su un articolo di SLAY News, il quale travisa completamente e in modo inaccurato il loro studio.
SLAY News per prima ha travisato il loro lavoro, collegandolo a quello di Hulscher e McCullough, che «associa erroneamente la vaccinazione COVID a un eccesso di mortalità cardiaca nella Contea di King durante la pandemia», scrivono i ricercatori di JAMA.
Sottolineano inoltre, che non hanno partecipato al secondo studio citato da SLAY News, né hanno mai supportato le loro conclusioni, suggerendo che non abbiano nemmeno ricevuto una revisione paritaria.
La diffusione della narrazione fuorviante
L’articolo del Secolo d’Italia è stato ripreso in varie forme, incluso da personaggi noti per la disinformazione sul tema Covid-19 e vaccini. Ecco l’esempio di una grafica diffusa dal canale Telegram di Ugo Fuoco:

Conclusioni
Risulta fuorviante sostenere che lo studio pubblicato da JAMA provi in qualche modo un aumento di mortalità cardiaca dopo la somministrazione dei vaccini mRNA anti Covid-19.
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