Sinner alla ricerca della perfezione: ecco perchè continuerà a indossare il manicotto anche se il gomito è guarito


Non è per moda e nemmeno per stile: è la costante ricerca della perfezione. Dopotutto l’ha anche “cantato” insieme ad Andrea Bocelli questa estate: «Provo sempre a migliorare e a capire cosa posso fare meglio». E il miglioramento, per Jannik Sinner, questa volta è arrivato sotto forma di un manicotto. Quella che è partita come una necessità per stabilizzare il gomito destro infortunato negli ottavi di finale di Wimbledon contro Dimitrov è diventato ora parte integrante dell’abbigliamento tecnico del numero 1 al mondo. Come ha confermato lui stesso prima del torneo di Cincinnati, i problemi all’articolazione sono stati messi totalmente alle spalle, ma il feeling con la racchetta è migliorato decisamente da quando indossa la fascia aderente al braccio.
Lo sport therapist: «Aiuta a disperdere le vibrazioni»
Sono quattro le occasioni in cui Jannik Sinner ha sfoggiato il manicotto al braccio destro. Durante il torneo londinese era evidente sotto alla manica aderente anche una fasciatura con i tape all’altezza del gomito, ma nella prima apparizione-lampo a Cinncinnati, solo 59 minuti di match, non c’era alcun supporto ulteriore all’articolazione. Le ragioni per le quali il campione altoatesino si «sente a suo agio» con il manicotto al braccio potrebbe risiedere in una attenuazione delle vibrazioni a seguito di ogni colpo. A spiegarlo è lo sport therapist Matteo Tinelli, che in un’intervista al Corriere della Sera ha detto: «Il motivo per cui viene indossata varia da giocatore a giocatore, ma la spiegazione scientifica c’è. Ogni movimento del braccio genera piccole vibrazioni che, se ripetute nel tempo, possono affaticare muscoli e tendini. Il manicotto contenitivo agisce come una seconda pelle: avvolge il braccio e attenua queste vibrazioni, riducendo lo stress meccanico e prevenendo quei microtraumi che spesso si trasformano in infiammazioni o dolori». Oltre all’attenuazione delle vibrazioni, il manicotto garantisce anche un movimento più fluido ed efficente, perché si disperdono meno energie».
Nuovo trend in arrivo?
In una partita i tennisti possono colpire la palla fino a un migliaio di volte, a seconda della durata del match. Ogni colpo genera delle vibrazioni, che si disperdono poi lungo il braccio e la spalla con cui viene colpita la pallina. Le numerose sollecitazioni possono causare delle microlesioni o infiammazioni, e anche in questo caso il manicotto può essere d’aiuto: «Il manicotto contenitivo favorisce anche il drenaggio linfatico e aiuta a ridurre il gonfiore. In questo modo si limita l’edema che può insorgere dopo sforzi intensi o piccoli traumi muscolari. Questo non solo allevia dolore e rigidità, ma accelera anche il recupero e il ritorno in campo» spiega Tinelli. In uno sport in cui il livello è salito vertiginosamente, anche grazie a atleti come Sinner e Alcaraz, i dettagli fanno e faranno sempre di più la differenza. E se il numero 1 del mondo è convinto di aver acquisito un vantaggio competitivo, non passerà troppo tempo prima che i campi da tennis, amatoriali e non, inizieranno a riempirsi di manicotti per braccia e gambe.