La sparata di Vannacci sull’oro di Erika Saraceni, vittima di «razzismo al contrario»: «Non è nera né islamica, né diversamente eterosessuale, quindi non fa notizia»


La medaglia d’oro nel salto triplo di Erika Saraceni agli Europei Under 20 di atletica è diventato terreno di scontro politico. A innescare la polemica è Roberto Vannacci, eurodeputato e vicesegretario della Lega, che su Facebook ha celebrato l’impresa della 19enne azzurra nel salto triplo accusando i media di ignorarla. «Un oro che merita la prima pagina! – ha scritto – Ma non è nera, non è arrivata col barcone, non è islamica, non fugge dalle famigerate guerre, non è diversamente eterosessuale, non porta il velo e non sfila in burkini. Dunque, per la sinistra non fa notizia».
Il post su Facebook di Roberto Vannacci
Vannacci ha raccontato così il successo di Saraceni: «14,24 metri al suo ultimo tentativo, nuovo record italiano juniores e primato della manifestazione. Una gara dominata dall’inizio alla fine, un talento cristallino, figlia di due ex atleti azzurri, che porta l’Italia sul tetto d’Europa. In un Paese normale, questa notizia riempirebbe le prime pagine. Qui invece giusto qualche trafiletto a fronte degli articoloni dedicati a qualche altra atleta, altrettanto brava ma che, guarda caso, si distingue per le sue origini non italiane». E ha aggiunto: «Forse perché bianca? Cristiana? Di origini italiane? Magari anche eterosessuale?».
Il caso delle «pallavoliste nere»
Il generale ha ricordato episodi simili: «L’anno scorso, durante le Olimpiadi, molti giornali dedicarono ampio spazio solo alle pallavoliste nere, senza neanche menzionare fuoriclasse come Ekaterina Antropova. Quando la narrativa è selettiva, si crea un razzismo al contrario». E ha poi concluso: «Onore a Erika Saraceni: esempio di impegno, talento e amore per la nostra bandiera e per la nostra Patria. Onore a tutti i nostri atleti, senza distinzione di pelle, colore degli occhi, origine o orientamenti vari».
Chi è Erika Saraceni
Classe 2005, milanese, Saraceni ha conquistato l’oro nel salto triplo a Tampere, in Finlandia, con 14,24 metri, record personale e dei campionati. Un distacco di 49 centimetri sull’argento – mai visto prima nella rassegna – nonostante un fastidio a un tendine che l’ha costretta a gareggiare con una fascia al ginocchio. Figlia di Enrico e Rosa, ex azzurri dei 400 metri, Erika ha iniziato con la corsa a ostacoli per poi scegliere il triplo. Allenata da Aldo Maggi ed Eugenio Paolino, è già sesta europea di sempre nella categoria e settima italiana all time. Fuori dalla pista conta oltre 160mila follower su Instagram, è sponsorizzata dalla Nike e si è appena iscritta alla facoltà di Economia. «Sto vivendo l’atletica come un gioco e un divertimento – ha detto ai cronisti dopo la vittoria – spero di continuare a farlo anche se diventerà il mio lavoro».