«Lettini e ombrellone a 10 euro, il resto gratis». Mario Tozzi scappa di nuovo dall’Italia: le ferie sulla spiaggia da sogno «senza cestini e rifiuti»


Il geologo Mario Tozzi rilancia puntuale la polemica agostana contro i prezzi degli stabilimenti balneari in Italia. Anche quest’anno ha deciso di passare le sue vacanze in Grecia. E ancora una volta il divulgatore scientifico difende la sua scelta, dettata anche dalla convenienza dei prezzi per i servizi sulla spiaggia.
Tozzi sulla spiaggia gratuita «senza rifiuti»
Da Naxos, alla vigilia di Ferragosto, Tozzi scriveva sulla sua pagina Facebook: «Come dovrebbero essere le spiagge: 1 stabilimento con servizi (10 euro lettini e ombrellone), senza strutture stabili, il resto spiaggia libera». Insomma una vacanza apparentemente accessibile a tutti, addirittura con «Chilometri di spiaggia e dune pulitissime, nessun cestino, niente rifiuti, baretti nel retroduna, qualche costruzione dietro».
Italia con meno spiagge libere in Europa
E in Italia invece? Tozzi condanna senza appello la gestione degli ultimi decenni delle coste in Italia: «Una sola parola per chi ha gestito il demanio costiero da noi: vergogna. Buon ferragosto». Già due anni fa, Tozzi aveva rifatto il paragone tra i costi delle spiagge in Italia e quelle in Grecia, una delle sue mete preferite. In un approfondimento sulle concessioni balneari, Open aveva spiegato come la scarsità delle spiagge libere fosse un problema tutto italiano. Altrove la situazione cambia. Per esempio Francia solo il 20% delle spiagge è dato in concessione ai privati. Spagna e Portogallo non hanno invece proprio l’istituto delle concessioni balneari: ai gestori degli stabilimenti viene concessa l’autorizzazione per l’uso degli spazi. Una concessione che si rinnova ogni 5 o 10 anni, ma con obbligo di rimozione di tutte le strutture a fine stagione.