Nega l’ingresso a 150 ragazzi israeliani in un centro acquatico francese: arrestato il direttore per discriminazione


Un gruppo di 150 bambini e adolescenti israeliani, tra gli 8 e i 16 anni, è stato fermato all’ingresso di un centro acquatico a Porté-Puymorens, sui Pirenei orientali in Francia, e gli è stato negato l’accesso dal direttore della struttura. L’uomo, 42 anni, ha motivato il rifiuto con «convinzioni personali» e ora è stato arrestato con l’accusa di discriminazione religiosa. E rischia fino a tre anni di carcere. La procura di Perpignan ha aperto un’inchiesta: il direttore, senza precedenti penali, è accusato formalmente di «discriminazione basata sulla religione nell’offerta o nella fornitura di beni o servizi».
Il gruppo trasferito in un’altra località francese
Secondo quanto ricostruito dai media francesi, dopo il divieto d’accesso, il gruppo di bambini è stato diviso su tre autobus e scortato dalla polizia in un’altra località turistica. Il trasferimento si è svolto senza incidenti. Il gruppo, riferisce Le Parisien, era partito dalla Spagna e aveva prenotato la gita al centro acquatico con largo anticipo. Tuttavia, è stato bloccato solo una volta arrivati al centro.
Foto di copertina da archivio