A Loredana Bertè un cachet di 78 mila euro per cantare alla festa patronale. Finisce nella bufera la celebrazione a Civita Castellana, comune del viterbese


Sette giorni di festeggiamenti, dal 14 al 21 settembre, in onore dei santi patroni Marciano e Giovanni, per una spesa complessiva di poco superiore ai 122 mila euro. Ma di questa somma la parte più rilevante- 99 mila euro- è stata spesa per un solo evento: il concerto di Loredana Berté nella serata di sabato 20 settembre. E la cittadina del viterbese in cui tutto questo avviene, Civita Castellana, è nella bufera con polemiche e contestazioni per l’importo pagato per il solo concerto della Bertè. Per quanto Loredana che canta a una festa patronale sia un fatto non comune, l’amministrazione non aveva mai speso così tanto per festeggiare i propri santi. Le polemiche sono nate da un eccesso di trasparenza del sindaco di centrodestra della cittadina, Luca Giampieri, che ha pubblicato nell’albo pretorio il singolo contratto per il concerto della cantante.
Alla cantante 78.840 euro per un concerto di almeno 100 minuti
Il compenso della Bertè per la serata ammonta a 78.840 euro, poi ci sono le spese organizzative per il montaggio del palco e i diritti Siae da pagare arrivando appunto ai circa 100 mila euro complessivi. Ed è proprio quella cifra pagata alla cantante dal comune ad avere infiammato gli animi del consiglio comunale, perfino all’interno delle fila della maggioranza, dove la Lega si è messa di traverso. Civita Castellana è un comune, infatti, di soli 15 mila abitanti, poco abituato a spendere così tanto per manifestazioni pubbliche. Anche se non mancano entrate dal turismo grazie ai resti archeologici della antichissima Falerii Veteres, che il mito vuole fondata dal greco Aleso, figlio del re di Micene, Agamennone, comandante degli Achei nella guerra di Troia, e di Briseide, la schiava da lui sottratta ad Achille provocandone l’ira funesta narrata da Omero nell’Iliade.

La società che porta la Bertè fondata nel frusinate solo il 3 luglio scorso
Il contratto del comune di Civita Castellana non è con la cantante, ma con la società Pool Music Agency srls di Ripi, provincia di Frosinone. E anche qui c’è un aspetto che si mischia alle polemiche: anche se è stata la Pool music stessa a farsi avanti proponendo di portare la Bertè a cantare almeno 100 minuti in piazza Matteotti, la società controparte non ha una lunga storia nell’organizzazione di eventi simili. Anzi, non ne ha proprio. È stata fondata infatti il 3 luglio scorso ad Arce (Fr), nello studio del notaio Alessandro Narducci, dai due soci che controllano ciascuno il 50% dei 2 mila euro di capitale sociale. Uno è Andrea Pullo, classe 1988, di Anagni, e l’altra è Maria Cerilli, classe 1960, di Supino (Fr). La Cerilli è anche amministratrice unica della società e in quella veste si è fatta avanti con il comune di Civita Castellana proponendo la Berté.