La falsa foto di Trump e Putin a Mosca nel 1997


Negli ultimi mesi ha cominciato a circolare una foto, che stando a chi la diffonde risalirebbe al 1997, di un giovane Donald Trump che sorridente abbraccia Vladimir Putin a Mosca. Il contenuto è stato rinvenuto in diverse piattaforme, da Facebook a TikTok, passando per X, Threads e YouTube raccogliendo numerose condivisioni e commenti. In molti hanno usato il presunto scatto come prova definitiva di rapporti diretti tra l’attuale Presidente Americano e il Cremlino. Tuttavia, l’immagine desta sospetti per le numerose incongruenze e sembra essere il risultato di una manipolazione digitale.
Per chi ha fretta
- Nel 1997 Trump e Putin non risultano essersi incontrati, anche se Trump era andato a Mosca per affari nel 1987 e 1996.
- Le caratteristiche fisiche dei due leader non corrispondono all’epoca.
- Sono evidenti tracce di manipolazione digitale: illuminazione, ombre, sfondo, proporzioni.
- La prima comparsa dell’immagine risale a marzo 2025, non agli anni ’90.
Analisi
L’immagine viene condivisa sui social accompagnata dal seguente testo:
This is July 1997 in Moscow where we see a much younger Donald Trump posing with KGB agent Vladimir Putin.

L’immagine risulta condivisa su Facebook almeno da marzo 2025:
A prima vista la foto potrebbe apparire autentica ma prestando attenzione ai dettagli emergono numerose incongruenze che suggeriscono si tratti di un’immagine manipolata o generata con l’intelligenza artificiale.
C’è del vero?
Nel corso della sua carriera da imprenditore, Donald Trump ha avuto ripetuti contatti con la Russia, ben precedenti alle elezioni alla Casa Bianca. Nel 1986 incontrò a New York l’ambasciatore sovietico Yuri Dubinin, con il quale discusse la possibilità di costruire un grande hotel di lusso vicino al Cremlino. L‘anno successivo fu invitato a Mosca, insieme a sua moglie, in un viaggio organizzato con l’aiuto delle autorità sovietiche. Nel 1997 invece fu lui a ricevere a New York Aleksandr Lebed, generale russo e politico allora in ascesa. È quindi innegabile che Trump abbia avuto contatti con Mosca tra gli anni ’80 e ’90 ma non ci sono fonti che provino un contatto diretto con Putin.
Gli errori dell’IA
Mentre i rapporti d’affari fra Trump e Mosca risultano documentati, nulla supporta la foto che circola online, sulla quale, la manipolazione digitale ha lasciato numerose tracce.
- Pelle: La consistenza della pelle e l’illuminazione sui volti, in particolare su quello di Trump, fanno apparire le facce insolitamente levigate e prive delle imperfezioni o variazioni naturali che normalmente si riscontrano in fotografie reali. Segno di probabile alterazione, photoshop o uso dell’intelligenza artificiale.
- Neo di Putin: In moltissime delle foto più famose del presidente russo è possibile notare un neo sulla guancia sinistra, più visibile quando era giovane, ma ancora oggi riconoscibile a chi presta attenzione. Nella foto analizzata accanto a Trump il neo non compare.

- Luci e ombre: L’illuminazione dei due soggetti non combacia. Le ombre e i punti luce sui volti e sugli abiti risultano incoerenti con un ambiente illuminato da una sola fonte, soprattutto considerando lo sfondo molto scuro. Le luci che illuminano Trump e Putin sembrano infatti venire da direzioni diverse.
- Distorsioni sullo sfondo: L’interazione delle figure con lo sfondo (una grata o una recinzione) appare leggermente innaturale, con bordi e luci che non si fondono in modo uniforme, suggerendo una possibile manipolazione digitale. Inoltre, la recinzione appare leggermente distorta vicino ai volti dei due leader, un tipico segnale di photoshop o di immagini generate con l’IA.
- Discrepanza di altezza: Trump è alto 190 cm mentre Putin 170 cm. Dovrebbe esserci quindi una differenza di almeno 20 cm, come si è notato nell’incontro in Alaska. Nella foto analizzata, invece, la differenza sembra assai ridotta.

Perché la foto è falsa
Oltre alle molteplici discrepanze individuate nell’analisi tecnica si aggiungono quelle emerse dal confronto diretto con fotografie autentiche dell’epoca che mostrano in maniera chiara quanto l’immagine in questione non possa essere originale. Nel 1997 Donald Trump mostrava ciocche bianche all’altezza delle orecchie, assenti nella foto, capelli molto più radi e tendenti al marrone, ben diversi dal biondo uniforme che appare nel presunto scatto. Nello stesso anno, Putin appare assai diverso dal giovane nella foto, presentando rughe più marcate, capelli grigi e mandibola meno definita, dovuta alla vecchiaia. Inoltre, non risultano prove di un viaggio di Trump a Mosca nel ’97.

Alcune fonti hanno ipotizzato che la foto possa risalire addirittura al 1987, anno in cui Trump si recò effettivamente in Russia. In questo caso Putin avrebbe potuto assomigliare alla figura della foto, ma Trump era troppo giovane per essere l’uomo maturo nello scatto. Foto dell’epoca infatti ritraggono il giovane imprenditore a Mosca con un viso assai più giovane.

Conclusioni
La virale foto di Trump con la mano sulla spalla di Putin non ha alcun fondamento storico nè digitale, è quindi un falso probabilmente creato con l’intelligenza artificiale nel 2025 e diffuso come prova di rapporti mai documentati.
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