Un pugno in faccia, sputi e minacce. Don Daniele bersaglio di un gruppo di 13enni al termine del campo estivo. Il prete: «Vanno aiutati»


Don Daniele Lottari, 40 anni, è stato aggredito da un gruppo di ragazzi durante la festa di fine centro estivo, nell’oratorio di Stradella, in provincia di Pavia. È accaduto la sera di venerdì 5 settembre, quando un gruppo di giovani si è avventato su di lui spingendolo e colpendolo al volto. Il motivo? Li aveva ripresi verbalmente perché stavano esagerando nei giochi con la palla. Il viceparroco ha spiegato come nella sua comunità vi siano giovani «problematici» e nell’omelia durante la messa, a seguito dell’accaduto, ha invitato a non giudicare alcuni loro comportamenti, sottolineando l’importanza di essere comprensivi. A riportare le sue parole è il Corriere. «Vanno aiutati, non è assolutamente il caso di odiarli», ha detto.
L’aggressione alla fine del campo estivo
Doveva essere una giornata di festa, al termine del campo estivo che ha accolto decine di ragazzi durante la bella stagione. Eppure, al termine di alcuni giochi con la palla, una ragazzina insieme a un gruppo di coetanei ha spintonato e colpito al volto don Daniele. I ragazzi sono tutti minori di 13 anni. Un pungo in faccia, qualche sputo e minacce. Il viceparroco di Stradella non avrebbe reagito, mentre durante l’aggressione alcuni testimoni hanno chiamato i carabinieri. Non è la prima volta che episodi del genere creano scompiglio appena fuori dell’oratorio dedicato a Don Bosco.
Le parole di don Daniele dopo l’aggressione
Il viceparroco ha approfittato dell’accaduto per sollevare il tema del disagio giovanile, spiegando quando sia importante non giudicare, cercare di essere comprensivi. Alcuni ragazzi infatti sono seguiti dai servizi sociali. «Non aggiungiamo violenza a violenza. Sono ragazzi fragili, vanno aiutati. Certo, devono anche essere corretti per i loro comportamenti sbagliati, ma non è assolutamente il caso di odiarli».