Yemen, l’Idf bombarda la capitale Sana’a: «Colpiti obiettivi militari Houthi». Herzog: «A Doha preso di mira Al-Hayya, ostacolava l’accordo per la tregua»


L’esercito israeliano (Idf) ha condotto un attacco aereo su Sana’a, la capitale dello Yemen. L’azione sarebbe arrivata in risposta al lancio di decine di droni e missili contro Israele da parte del gruppo yemenita, tra cui un attacco che nei giorni scorsi ha colpito l’aeroporto Ramon, nei pressi di Eilat. In seguito a questo episodio, il traffico aereo è stato temporaneamente sospeso anche all’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv per circa 15 minuti. In una nota ufficiale, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha confermato l’operazione: «Avevamo promesso ulteriori attacchi, e oggi abbiamo inflitto un altro colpo doloroso all’organizzazione terroristica Houthi nello Yemen», ha dichiarato. «Le Forze di Difesa Israeliane hanno appena colpito Sanaa e altre località strategiche, prendendo di mira campi militari e strutture operative degli Houthi, inclusi i loro centri di propaganda. Israele colpirà il terrorismo ovunque esso si trovi, se rappresenta una minaccia per i nostri cittadini».
Il portavoce degli Houti: «35 morti e 131 feriti»
Secondo quanto comunicato dagli Houti tramite il portavoce del ministero della salute, Anees Alasbahi, il numero dei morti sarebbe salito a 35 mentre quello dei feriti a 131. «Aggiornamento sul crescente numero di martiri e cittadini feriti nel perfido crimine sionista commesso dall’entità criminale nemica sionista, prendendo di mira la capitale Sana’a e il governatorato di Al-Jawf con diverse incursioni nel pomeriggio di mercoledì 10 settembre 2025. Il numero di martiri e feriti è aumentato nella capitale e nei governatorati di Al-Jawf: 35 martiri e 131 feriti» ha scritto Alasbahi sul suo profilo X. «Secondo un bilancio preliminare, la protezione civile, le ambulanze e le squadre di soccorso stanno ancora cercando persone scomparse sotto le macerie e i detriti, e si prevede che il numero aumenterà».
Colpito il quartier generale delle relazioni pubbliche militari
L’Idf ha precisato di aver colpito il quartier generale delle relazioni pubbliche militari degli Houthi, campi militari e depositi di carburante utilizzati per operazioni ritenute terroristiche. Secondo l’esercito, il dipartimento di propaganda colpito sarebbe responsabile della diffusione di contenuti mirati a influenzare l’opinione pubblica e a sostenere le attività militari del gruppo. «Il regime terroristico degli Houthi agisce sotto la guida e con il finanziamento del regime iraniano», si legge nel comunicato dell’Idf. «Sfruttano il controllo su rotte marittime strategiche per lanciare attacchi contro la navigazione commerciale e il commercio globale».
Raid a Doha durante i negoziati di pace
L’attacco in Yemen arriva a poche ore di distanza da un altro attacco. Ieri, infatti, un’operazione mirata dell’esercito israeliano ha colpito a Doha, in Qatar, una delegazione di Hamas impegnata nei negoziati su Gaza, procurando diverse vittime, Khalil al-Hayya, capo negoziatore del gruppo islamista. Il presidente israeliano Isaac Herzog, attualmente in visita nel Regno Unito, ha rivendicato l’operazione in un’intervista al Daily Mail: «Abbiamo preso di mira al-Hayya perché stava ostacolando il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi. Continuava a dire ‘Sì, ma’ durante i negoziati». Herzog ha descritto al-Hayya come «il numero uno di Hamas», sottolineando che «ha le mani sporche del sangue di migliaia di israeliani» Oggi, il presidente incontrerà il primo ministro britannico Keir Starmer per discutere della situazione a Gaza e della sicurezza regionale.
Foto copertina: ANSA / YAHYA ARHAB