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Guerra Russia-Ucraina, Varsavia limita il traffico aereo. Trump vuole riaprire l’ambasciata Usa a Minsk

11 Settembre 2025 - 17:39 Alba Romano
trump bielorussia
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Nuovi morti nel Donetsk. Cresce la preoccupazione per l'invasione dei cieli polacchi da parte di droni russi

Donald Trump vuole riaprire l’ambasciata statunitense in Bielorussia nel prossimo futuro, normalizzare i rapporti e rilanciare le relazioni economiche e commerciali. A dirlo è John Coale, inviato di Trump, secondo quanto riporta la Reuters sul proprio sito. Coale ha parlato a Minsk con i giornalisti bielorussi dopo aver avuto colloqui con il presidente Alexander Lukashenko, alleato di Vladimir Putin, che ha accettato di rilasciare 52 prigionieri.

Berlino rafforza l’aiuto nei cieli polacchi

Il governo federale tedesco «rafforzerà il proprio impegno al confine orientale della Nato in risposta alle recenti violazioni dello spazio aereo polacco da parte della Russia. Oltre agli impegni già assunti nei Paesi baltici e in Polonia, il governo federale prorogherà ed estenderà l’Air Policing sulla Polonia». Lo riporta una nota del portavoce del governo federale Stefan Kornelius. Inoltre, la Germania «intensificherà il proprio sostegno all’Ucraina» e si adopererà per «una rapida adozione di un solido diciannovesimo pacchetto di sanzioni».

Cardinale Parolin: «Siamo sull’orlo del baratro»

Dopo l’escalation con gli attacchi dei droni russi «siamo sull’orlo del baratro, nel senso che c’è una escalation che fa paura». Queste le parole del cardinale segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin. Rispondendo alle domande dei giornalisti sul grido d’allarme lanciato anche dal presidente della Repubblica, Mattarella, il porporato ha detto: «Condivido. Ripeto che siamo in un momento di grande pericolo. Non c’è un attimo di ripensamento sul cammino intrapreso e c’è il rischio di una escalation senza fine che può portare ad una guerra a più largo raggio».

Limitato il traffico aereo sulla Polonia

La Polonia ha deciso di limitare il traffico aereo lungo il confine orientale dopo l’incursione di circa venti droni russi nella notte scorsa, tra martedì 9 e mercoledì 10 settembre. La misura resterà in vigore fino ai primi di dicembre. Secondo l’Agenzia polacca per la navigazione aerea, è stata adottata «per garantire la sicurezza nazionale». La violazione, definita da Varsavia «una provocazione deliberata», ha spinto la Nato ad attivare l’articolo 4 del Trattato, che prevede consultazioni immediate tra gli alleati in caso di minaccia. A sorvegliare i cieli si sono alzati aerei di ricognizione dell’Alleanza, incluso un velivolo italiano decollato dall’Estonia.

Attacchi nella notte a Sumy

Intanto, sul fronte ucraino, non si fermano i bombardamenti. A Sumy, un drone ha colpito una scuola causando un vasto incendio. Nel Donetsk si registra il bilancio più grave delle ultime 24 ore: due civili uccisi e dieci feriti. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, le truppe russe avrebbero conquistato il villaggio di Sosnivka, nella regione di Dnipropetrovsk. Una rivendicazione rilanciata dall’agenzia Tass e non confermata da fonti ucraine. A Kiev, il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto una risposta più ferma: «La Russia agisce con sfrontatezza, serve un’azione adeguata». Oggi, giovedì 11 settembre, il presidente ucraino ha ribadito che l’adesione del Paese all’Unione Europea sarebbe «parte delle garanzie di sicurezza» richieste da Kiev. Lo ha dichiarato durante una conferenza stampa congiunta con il presidente finlandese Alexander Stubb, in visita a Kiev. 

La condanna dell’Europa

L’episodio ha sollevato l’indignazione di molti leader europei. L’Alta rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas, ha parlato a nome dei Ventisette definendo l’attacco «un atto aggressivo e sconsiderato, parte di una grave escalation russa che minaccia la sicurezza dei cittadini europei, la stabilità regionale e la pace internazionale». Secondo Kallas, ci saranno in Ucraina «almeno altri due anni di conflitto» Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato i fantasmi della storia: «Il rischio è quello di scivolare in un baratro di violenza incontrollata».

Le parole di Antonio Tajani

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha ribadito l’impegno di Roma per la sicurezza di Kiev, illustrando in Senato un meccanismo di mutuo soccorso ispirato all’articolo 5 del Trattato Nato. Tajani ha sottolineato che l’obiettivo è garantire all’Ucraina il sostegno dei partner internazionali, Stati Uniti inclusi, in caso di nuovi attacchi, senza tuttavia prevedere l’invio di militari italiani sul campo. Ha aggiunto che l’Italia sostiene anche l’adesione di Kiev all’Unione europea e sta lavorando a nuovi strumenti di pressione su Mosca, incluse eventuali sanzioni aggiuntive che possano colpire i flussi finanziari della Russia, rafforzando al contempo il sostegno alla difesa ucraina. «La nostra priorità – ha dichiarato – è mantenere l’unità europea e transatlantica, condizione essenziale per costruire un sistema di garanzie di sicurezza e permettere all’Ucraina di negoziare una pace giusta e duratura».

Mosca si deresponsabilizza

Mosca, dal canto suo, ha negato ogni responsabilità per i fatti accaduti nei cieli polacchi. Ma sul territorio di Varsavia le forze di sicurezza hanno rinvenuto droni-esca, strumenti utilizzati dall’esercito russo per confondere le difese aeree durante operazioni su larga scala contro l’Ucraina. Il Cremlino ha dichiarato che non rilascerà nuovi  commenti sulle accuse della Polonia. «No, non ci saranno nuovi commenti. La cosa principale è  che» la questione «è stata commentata dal nostro ministero della  Difesa, che ha pure offerto consultazioni, se necessario. Avete sentito  la dichiarazione del ministero della Difesa, non c’è nulla da  aggiungere», ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ripreso dalla Tass.

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