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Crisi dei droni: la Nato rafforzerà la difesa sul fianco orientale. Rutte: «Quanto fatto dalla Russia è estremamente pericoloso»

12 Settembre 2025 - 17:29 Ugo Milano
Drone russo in Polonia e danni alla casa colpita
Drone russo in Polonia e danni alla casa colpita
Le parole del segretario generale della Nato in un punto stampa: «La posizione degli Usa è assolutamente chiara, siamo tutti insieme». La Polonia chiude il confine con la Bielorussia e Mosca rivendica la conquista di un villaggio ucraino

Quanto è accaduto è un fatto «pericoloso e inaccettabile, che sia stato intenzionale o meno». Lo ha detto in conferenza stampa il segretario generale della Nato Mark Rutte, spiegando che la valutazione è in corso ma ribadendo che «il comportamento sconsiderato che abbiamo visto da parte della Russia è estremamente pericoloso». L’ipotesi che la Nato sta vagliando potrebbe essere una zona cuscinetto aerea al confine con l’Ucraina, ma per ora Rutte ha dichiarato che la Nato rafforzerà la difesa su fianco orientale. Secondo fonti riprese dall’Ansa sarebbe questa la soluzione per tentare di risolvere la situazione in Europa orientale dopo l’incursione di droni russi nello spazio aereo polacco avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 settembre. Il Segretario Generale della Nato si è poi dichiarato soddisfatto della posizione degli americani: «La posizione degli Usa è assolutamente chiara, siamo tutti insieme. L’impegno dell’America c’è in tutti i sensi. Sono stato pienamente soddisfatto».

Grynkewich: «Se si colpisce un alleato la questione riguarda tutti noi»

«Poco fa, le mie conversazioni con i leader di Estonia, Lituania e Lettonia si sono concentrate sulla risposta della NATO all’atto sconsiderato e pericoloso avvenuto in Polonia all’inizio di questa settimana. Sono incredibilmente orgoglioso della nostra risposta. È stata decisa ed efficace, e testimonia la capacità e la professionalità di 32 alleati che lavorano insieme, come ha appena detto il Segretario Generale; questa risolutezza continuerà con la Eastern Sentry, sebbene la nostra attenzione sia concentrata immediatamente sulla Polonia. Questa situazione trascende i confini di una singola nazione. Ciò che riguarda un alleato riguarda tutti noi. È una questione che ha un impatto su tutta l’Alleanza, e la tratteremo come tale». Lo afferma il Comandante Supremo della Nato in Europa (SACEUR), Generale Alexus G. Grynkewich, in conferenza stampa con il Segretario generale Mark Rutte nel Quartier generale dell’Alleanza atlantica.

L’ipotesi della “no-fly zone”

Una delle ipotesi al momento in discussione tra gli alleati Nato dopo l’incursione dei droni russi nei cieli polacchi è quella appunto d’istituire «una zona cuscinetto aerea» ai confini con l’Ucraina. Si tratterebbe di una sorta di no-fly zone su scala ridotta. L’obiettivo sarebbe fare in modo che, se si dovesse ripetere la situazione, gli ordigni verrebbero abbattuti prima del loro ingresso all’interno dello spazio Nato. In base a quanto riportato dall’ANSA, il Comandante in capo Saceur starebbe infatti lavorando a «varie misure» per rafforzare il fianco est. 

Donald Tusk conferma: «Oggi sapremo le azioni della Nato»

Lo conferma anche il primo ministro polacco Donald Tusk, che ha annunciato: «Oggi sapremo quali saranno le ulteriori azioni della Nato». L’incidente ha evidenziato falle nella difesa aerea della Nato: solo quattro dei droni penetrati sono stati abbattuti, e uno ha percorso quasi 300 chilometri all’interno del territorio di Varsavia. Secondo il premier polacco, l’azione non è stata un errore, come invece ipotizzato dal presidente statunitense Donald Trump. Intanto il governo tedesco ha convocato l’ambasciatore russo. Lo rende noto la Dpa.

La chiusura dei confini con la Bielorussia

Intanto la Polonia ha chiuso da mezzanotte di oggi tutti i valichi di frontiera con la Bielorussia, come confermato dal ministro dell’Interno Marcin Kierwinski. La misura riguarda sia i veicoli sia le persone e resterà in vigore fino a nuovo avviso. Secondo Varsavia, la chiusura è necessaria per garantire la sicurezza nazionale durante le esercitazioni militari. Minsk ha criticato la decisione, definendola infondata e penalizzante per la popolazione civile.

L’Ue rinnova le sanzioni alla Russia

Dal canto suo, l’Unione Europea ha confermato il rinnovo semestrale delle sanzioni individuali contro i cittadini russi coinvolti nell’invasione dell’Ucraina. L’accordo, raggiunto nella riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Paesi Ue (Coreper), ha confermato la lista nera nella sua interezza. Contestualmente, Bruxelles ha convocato i delegati russi e bielorussi per esprimere la propria ferma condanna dell’incursione dei droni nello spazio aereo polacco, sottolineando come tali azioni rappresentino una pericolosa escalation che colpisce i civili e le infrastrutture. L’Ue ha ribadito il proprio sostegno all’Ucraina e l’intenzione di aumentare ulteriormente i costi per la Russia in risposta alle violazioni.

Il Cremlino: «È l’Europa a muoversi verso la Russia»

Dal lato russo, il Cremlino sostiene che «non è stata la Russia a muoversi verso l’Europa, ma l’Europa verso i nostri confini», ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, aggiungendo che al momento i negoziati con Kiev sono in pausa. Mosca ha anche reso noto di aver abbattuto 221 droni ucraini nella stessa notte, uno dei conteggi più alti dall’inizio della guerra. Inoltre, secondo il ministero della Difesa russo, le truppe avrebbero preso il controllo del villaggio di Ternove, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Ma la notizia non è ancora verificabile in modo indipendente.

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