Andrea Dallavalle beffato all’ultimo salto, argento per l’azzurro nel triplo a Tokyo. Male Andy Diaz: il flop da favorito


Una gara giocata su filo dei centimetri fino all’ultimo respiro. Mentre Andy Diaz è costretto a guardare dal basso il podio della finale di salto triplo, la “sua” gara, a sorpresa è Andrea Dallavalle a timbrare il cartellino per l’ennesima medaglia della spedizione italiana. L’atleta piacentino si porta a casa un’argento a tratti insperato ma che, dopo un sesto salto da sogno, non può che lasciargli un po’ di amaro in bocca.
La delusione di Andy Diaz
Una gara impastata, quasi bloccata, quella dell’italo-cubano che veniva da una stagione di successi inanellati uno dopo l’altro, dall’oro iridato indoor a Nanchino a quello europeo di Apeldoorn. Il miglior salto è il terzo – 17,19 metri – che gli vale il quarto posto provvisorio, poi scalato a sesto. Gli ultimi tentativi sono troppo corti, soprattutto rispetto alle misure a cui l’atleta era abituato. Per Diaz arriva una bruciante delusione in una gara che lo vedeva uno dei favoriti, se non il favorito per eccellenza.
Il sogno spezzato di Dallavalle: è argento
Molto migliore l’approccio alla gara di Dallavalle, che riesce a sorpassare il compagno di nazionale con il quarto tentativo piazzando un 17,25. La zona medaglie è distante solo a un solo centimetro dalla zona medaglie. L’ultimo tentativo è un capolavoro da 17,64, che gli vale il primo posto per distacco e un personal best siglato sul più importante palcoscenico della stagione. Il sogno dell’oro viene però spezzato dal fenomeno portoghese Pichardo, che con il salto conclusivo di tutta la gara si mette il metallo più pregiato al collo con un 16,91.