Elezioni Marche 2025: risultati, affluenza e aggiornamenti in diretta


Seggi aperti regolarmente nelle Marche per la seconda e ultima giornata di votazioni per le elezioni regionali. Si potrà votare fino alle 15:00, poi inizierà lo spoglio che determinerà la composizione del nuovo Consiglio regionale, 30 consiglieri, e il nome del nuovo presidente della Regione. In corsa ci sono sei candidati. L’uscente Francesco Acquaroli del centrodestra, sostenuto da sette liste, punta a un secondo mandato. A sfidarlo il sindaco di Pesaro ed europarlamentare Matteo Ricci per il centrosinistra, anch’egli appoggiato da sette liste. Completano la rosa: Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Francesco Gerardi (Forza del Popolo), Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano), Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione).
In totale sono 526 i candidati distribuiti in 16 liste a sostegno dei sei aspiranti governatori. Alle urne sono chiamati 1.325.689 elettori (+1,2% rispetto al 2020) in 1.572 seggi, di cui 14 ospedalieri. L’affluenza registrata alle 23 di ieri è stata del 37,71%, in calo di 5 punti rispetto alla stessa rilevazione del 2020 (42,72%).
Come si vota nelle Marche
C’è tempo fino alle 15 di oggi per votare nei seggi della regione Marche. Il sistema elettorale di questa Regione non consente il voto disgiunto: chi sceglie un candidato presidente può poi votare solo per una delle liste collegate. Si può anche votare per il solo candidato presidente o solo per una lista: in quest’ultimo caso la preferenza sarà assegnata automaticamente anche al candidato presidente di riferimento. All’interno delle liste è poi possibile scegliere un massimo di due preferenze, purché di generi diversi. Se le preferenze indicate sono dello stesso genere verrà considerata valida solo la prima. Tutti i particolari sono sulla guida alle elezioni di Open.
Tensione al seggio di Porto Recanati per una spilletta
In provincia di Macerata, a Porto Recanati, si sono registrati momenti di tensione quando, nel corso della giornata di ieri, due rappresentanti di lista si sono presentati al seggio con una spilletta raffigurante un’anguria, simbolo che da tempo è messo in collegamento con la causa palestinese. Inizialmente gli agenti presenti all’interno li hanno obbligati a rimuovere il simbolo, sebbene non avesse un significato elettorale. Solo dopo un confronto con il prefetto di Macerata è stato possibile per entrambi indossare nuovamente la spilla. Massimo Rossi, di Pace Salute e Lavoro ha parlato di “Grave intimidazione”.
Le Marche e il tema del bis per i governatori uscenti
Le elezioni nelle Marche sono un test per il centrodestra sia per valutare i pesi nella coalizione durante questa tornata elettorale, sia per testare se la regola della ricandidatura del governatore uscente debba essere sempre applicata. Acquaroli infatti è candidato a svolgere il suo secondo mandato. Prende l’argomento al volo Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia che nel 2027 punta ad essere ricandidato: «I rapporti con gli alleati sono ottimi con tutti, senza distinzione; c’è un clima sereno e franco, nel rispetto delle singole posizioni, orientato verso una visione strategica comune», ha detto a LiveSicilia spiegando di sentirsi tranquillo per quella ricandidatura. «La coalizione ha garantito il bis per i governatori uscenti, senza problemi. Lo stiamo vedendo nelle Marche al voto col presidente uscente, Francesco Acquaroli e con il collega Roberto Occhiuto in Calabria. Non mi aspetto sgambetti e sono sereno».