Vedono un corpo dentro al cassonetto, chiamano il 112 ma quello si muove. Lo spavento per le strade di Parma per un 30enne ubriaco: com’era finito là dentro


Un cassonetto ribaltato con all’interno un corpo immobile. A scoprirlo un passante per le strade di Parma, convinto che si tratti di un cadavere. L’uomo chiama il 112, sul posto arrivano i carabinieri. Ma a quel punto, il corpo comincia a muoversi. Quello nel cassonetto era un 30enne, vivo e vegeto, in evidente stato di ubriachezza, che aveva cercato riparo dal freddo tra i rifiuti dopo una serata in discoteca. Il singolare caso accaduto a Parma nella mattina del 28 settembre ha però portato alla luce molto più di un semplice episodio di sbornia del sabato sera.
L’espulsione
Una volta assistito dal personale medico, l’uomo è stato identificato ed è emerso che il 30enne era già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti, era senza fissa dimora e non avrebbe dovuto neanche trovarsi sul territorio italiano. Era stato infatti oggetto di un provvedimento di espulsione da parte del Prefetto di Parma nel dicembre 2022. Ed era stato definitivamente espulso nel febbraio 2023, con una nave da Brindisi e con il divieto di rientro nell’area Schengen fino al dicembre 2025.
Il tentativo di rientro
Dalle indagini è emerso che il 30enne a gennaio 2024 aveva già provato a rientrare con un volo diretto a Bologna, venendo però respinto subito dopo i controlli. I carabinieri non sono stati ancora in grado di ricostruire come abbia fatto l’uomo ad eludere il divieto di rientro. Il 30enne è stato quindi arrestato e il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere in attesa del processo.