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Elisa piange un po’ per la Flotilla un po’ per i suoi affari. Nell’ultimo anno ha visto evaporare 292 mila euro di guadagni

02 Ottobre 2025 - 20:37 Fosca Bincher
elisa flotilla
elisa flotilla
La cantante, che ha rivolto in lacrime a Giorgia Meloni un appello per portare aiuti umanitari a Gaza, ha subito lo choc di una caduta degli affari della sua società Asile production. Guadagnava 34.238 euro netti al mese, e adesso si deve accontentare di 9.837 euro netti

Ha fatto il giro dei media e suscitato molti commenti contrastanti il video pubblicato da Elisa Toffoli nelle sue storie Instagram dopo che la Flotilla è stata fermata dalla marina militare israeliana al largo di Gaza. Elisa in lacrime pensando ai palestinesi di Gaza ha rivolto un appello a Giorgia Meloni per portare cibo e medicine «in fretta» a quella popolazione che sta morendo di fame. A qualcuno quelle lacrime sono sembrate eccessive, e forse un pizzico recitate, e qualche commento acido non è stato risparmiato alla cantante sotto il suo video. Ma ci sono altre lacrime che di questi tempi sta versando Elisa. E riguardano proprio il suo core business da cantante.

Incassi sotto il milione di euro, delusione lenita da 112.964 euro di tasse pagate in meno

Nell’ultimo anno la Toffoli ha infatti visto evaporare 324 mila euro di incassi e 292 mila euro di guadagni netti, che non sono andati a beneficio di nessun altro. Sono lacrime che vengono dal bilancio della società di produzione musicale interamente controllata da Elisa, la Asile production srl (il nome è il bifronte di quello della cantante), che nei conti dell’ultimo anno ha appunto visto gli incassi scendere sotto il milione di euro e fermarsi ai 945.789 euro, contro i 1.269.888 euro dell’anno precedente. Giù anche i guadagni, che si sono fermati a 118.051 euro netti rispetto ai 410.857 euro portati a casa l’anno prima. Si tratta pur sempre di 9.837 euro al mese, che sono un bel guadagno. Ma dopo un anno passato mettendosi in tasca ogni mese 34.238 euro netti, la delusione è comprensibile. A lenire un po’ il dolore il peso fiscale che si è decisamente abbassato. Elisa ha dovuto pagare al fisco italiano infatti 97.381 euro di Ires in meno dell’anno precedente e anche 15.683 euro di Irap in meno. In tutto 112.964 euro di tasse in meno.

Il telo mare di Elisa

Speranze per l’anno prossimo grazie al concerto di San Siro e al telo mare celebrativo

La Asile production ha attività diversificate, e si occupa anche del merchandising di Elisa, vendendo magliette e perfino un telo mare disegnato da lei stessa per raffigurare il suo concerto nello stadio di San Siro. Ma il guadagno è soprattutto quello dalla attività tipica della cantante, e come scrive in nota integrativa parlando di se stessa in terza persona «risente della flessione del fatturato riportato in funzione degli impegni che hanno coinvolto l’artista nel corso dell’anno. Come è sempre stato nel corso della storia aziendale il fatturato ed i risultati conseguenti saranno conseguenti alle produzioni musicali in itinere, al loro successo ed agli eventi correlati alle nuove produzioni». Svolta che potrebbe arrivare con il prossimo bilancio grazie al nuovo singolo 2025, Sesso debole, e al suo primo concerto appunto nello stadio di San Siro il 18 giugno scorso.

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