Ultime notizie Beatrice VeneziDelitto di GarlascoElezioni RegionaliGazaGlobal Sumud FlotillaNATO
ESTERIGazaGlobal Sumud FlotillaIsraeleMedio OrientePalestina

Flotilla, 23 barche verso Gaza. Israele ne abborda 21: «La missione continua»

02 Ottobre 2025 - 04:58 Alessandro D’Amato
global sumud flotilla abbordaggio navigazione gaza
global sumud flotilla abbordaggio navigazione gaza
L'arrivo previsto è per le prime ore del mattino. 22 italiani fermati. Il ministero degli Esteri: i passeggeri andranno verso Israele, sono sani e salvi

Trenta barche della Global Sumud Flotilla continuano a navigare verso Gaza. Nonostante l’abbordaggio dell’esercito di Israele. E ora si trovano a sole a sole 46 miglia nautiche di distanza. Lo ha fatto sapere proprio la Flotilla sui suoi account social. Stanotte erano in totale 13 le imbarcazioni intercettate dalla Marina di Israele. Ora ne sono state fermate altre otto per un totale di 21. 23 sono le barche che stanno andando ancora verso Gaza. Mentre in tutta Italia le manifestazioni di solidarietà con la Gsf sono terminate a tarda notte.

Il portavoce della Gsf Saif Abukeshek ha fornito un aggiornamento sulla missione in un post su Instagram nel quale ha spiegato che sulle barche c’erano 201 persone provenienti da 37 paesi. Tra cui 30 partecipanti dalla Spagna, 22 dall’Italia, 21 dalla Turchia e 12 dalla Malesia. Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che tutti i «passeggeri» della Flotilla stanno andando verso Israele. E che sono tutti sani e salvi e in buona salute.

La missione della Flotilla continua

Il portavoce della Flotilla ha affermato che la missione del gruppo continua nonostante gli arresti. E che le imbarcazioni continuano a navigare «nel Mediterraneo per rompere l’assedio di Gaza». «Abbiamo circa 30 navi che stanno ancora combattendo per allontanarsi dalle navi militari delle forze di occupazione e cercare di raggiungere le coste di Gaza. Sono determinate. Sono motivate e stanno facendo tutto il possibile per rompere questo [assedio] entro le prime ore del mattino e arrivare insieme», ha spiegato. Sarebbero 22 gli italiani che fanno parte degli equipaggi delle 13 imbarcazioni fermate. «Questo è un attacco illegale ai danni di operatori umanitari disarmati in acque internazionali. Esortiamo governi, leader mondiali ed istituzioni internazionali ad esigere l’incolumità ed il rilascio dell’equipaggio, e a vigilare attentamente sulla situazione», concludono gli attivisti.

Le 19 imbarcazioni

Sono diciannove ora le imbarcazioni della Flotilla intercettate dalla Marina israeliana, secondo il tracker che segue il percorso della spedizione diretta a Gaza. Precisamente sono: Adara, All Inn, Alma, Aurora, Captain Nikos, Dir Yassine, Florida, Grande Blu, Hio, Huga, Karma, Mohammad Bhar Morgana, Otaria, Oxygono, Seulle, Sirius, Spectre e Yulara. «Siamo stati intercettati dalla Marina militare israeliana poco più di un quarto d’ora fa», dice in un collegamento con Rainews 24, il parlamentare Pd Arturo Scotto a bordo della nave Karma. «Ci è stato intimato di proseguire verso il porto di Ashdod, eravamo ormai arrivati a una quarantina di miglia da Gaza. Dunque ora abbiamo investito la rotta e ci siamo dirigendo verso Israele, dove verremo fermati identificati e poi tutta la procedura a seguire».

«Se state guardando questo video è perché probabilmente sono stata fermata e catturata illegalmente da Israele. Ci hanno intercettati in acque internazionali, hanno violato il diritto marittimo internazionale, hanno preso di mira persone civili che portano aiuti, e lo hanno fatto impunemente», dice l’europarlamentare di Avs Benedetta Scuderi, che era a bordo dell’imbarcazione Morgana in un video pubblicato su Instagram. «Questo è un vero e proprio atto di pirateria. Noi equipaggio di mare e voi equipaggio di terra abbiamo dimostrato che un mondo giusto è possibile e che siamo disposti a lottare per averlo», ha proseguito.

«Sono stato rapito»

«Se state guardando questo video, sono stato rapito e portato via contro la mia volontà dalle forze israeliane. La nostra missione umanitaria era non violenta e rispettava il diritto internazionale. Per favore, dite al mio governo di richiedere il mio rilascio immediato e di tutti gli italiani imbarcati», scrive sui social il senatore Marco Croatti (M5s), che posta un video mentre si trova a bordo delle barche della Global Sumud Flotilla.

Le intercettazioni delle barche della Flotilla

Stando agli aggiornamenti pubblicati sul profilo Instagram della Global Sumud Flotilla, tra le imbarcazioni intercettate figura anche la Morgana, nel cui equipaggio figuravano il senatore del M5s Marco Croatti e l’europarlamentare di Avs Benedetta Scuderi. Il giornalista e attivista Maso Notarianni, in collegamento con Rainews 24, dice che «la Karma di Arci, su cui sono, è stata intercettata all’alba da una unità della Marina militare israeliana. Ci è stato legittimamente intimamente l’alt e ci siamo fermati. C’è stato invece illegittimamente, perché siamo in acque internazionali, comunicata una rotta che dobbiamo obbligatoriamente seguire».

Notte lunga e difficile

Notarianni racconta che questa notte è stata lunga e difficile: «Le unità della Marina militare israeliana credo abbiano intercettato più o meno tutte le barche della Flotilla, adesso non so quante ce ne siano ancora in navigazione verso Gaza: all’orizzonte non ne vedo. Ma tutta l’operazione condotta da Israele è stato un intervento fuori dalla legalità internazionale, un’operazione di pirateria vera e propria. Questa notte – continua – è stata usata violenza, perché sparare con dei cannoni ad acqua su barche in navigazione costituisce un pericolo. Non c’è nessuna giustificazione in punto di diritto per quello che Israele ha fatto: è l’ennesimo atto illegale con il silenzio complice del governo italiano e quelli europei. Ricordo ancora una volta che le acque davanti a Gaza non sono israeliane ma palestinesi, sono quindi occupate illegalmente da Israele. E comunque le acque territoriali arrivano al massimo a 12 miglia».

I tunisini

Sono nove i cittadini tunisini, sui 30 imbarcati su varie imbarcazioni della Flotilla, intercettati dalla Marina israeliana. Tra le imbarcazioni fermate c’è la Deir Yassin, la cui intercettazione è stata confermata a Tunisi dalla Flottiglia Maghreb Sumud, che ha descritto l’atto come illegale. Secondo la stessa fonte «le forze di occupazione sono state accusate di aver fatto uso di violenza, di aver speronato deliberatamente un’imbarcazione, di aver utilizzato idranti e di aver maltrattato pacifici attivisti».

Secondo la pagina ufficiale della Maghreb Sumud Flotilla i tunisini arrestati a bordo della Deir Yassin sono: Wael Naouar, Ghassen Henchiri, Nabil Channoufi, Mazen Abdellaoui, Yassine Ga’di, Sirine Ghrairi, Abdallah Messaoudi, Aziz Miliani e Noureddine Salouaj. L’equipaggio comprendeva anche partecipanti provenienti da Algeria, Marocco, Mauritania, Turchia, Stati Uniti e Regno Unito.

Il team legale della Maghreb Sumud Flotilla ha dichiarato in un comunicato che l’intercettazione e la cattura delle imbarcazioni «costituiscono un chiaro crimine di guerra e una flagrante violazione del diritto internazionale». Confermando la sua piena mobilitazione e attivando tutti i meccanismi legali necessari in coordinamento con le organizzazioni internazionali.

L’abbordaggio di Israele alla Flotilla

Israele ha effettuato l’abbordaggio intorno alle 20 di mercoledì 1 ottobre (ora italiana). Le forze di Israele sono salite a bordo delle imbarcazioni e le hanno condotte verso un porto israeliano. Un video pubblicato dal ministero degli Esteri israeliano mostrava Greta Thunberg seduta sul ponte di una nave circondata da soldati. «Diverse imbarcazioni della Flottiglia Hamas-Sumud sono state fermate in sicurezza e i loro passeggeri vengono trasferiti in un porto israeliano», ha scritto il ministero su X. «Greta e i suoi amici sono sani e salvi». La Flotilla ha pubblicato diversi video su Telegram con messaggi di persone a bordo delle varie imbarcazioni, alcune delle quali con i passaporti, che dichiaravano di essere state rapite e portate in Israele contro la loro volontà, ribadendo che la loro missione era una causa umanitaria non violenta.

Turchia, Spagna e Italia

Turchia, Spagna e Italia hanno inviato imbarcazioni o droni per fornire assistenza ai loro cittadini sulle barche. Il ministero degli Esteri turco ha definito l’attacco di Israele alla flottiglia «un atto di terrorismo» che ha messo in pericolo la vita di civili innocenti. Gli organizzatori della Flotilla hanno denunciato il raid di mercoledì come un «crimine di guerra». Hanno affermato che i militari hanno usato tattiche aggressive, incluso l’uso di cannoni ad acqua, ma che nessuno è rimasto ferito. La Flotilla ha anche accusato la marina israeliana di aver tentato di affondare l’imbarcazione Maria Cristina. Ankara ha affermato che sono iniziati i passi affinché Israele rilasci i turchi e le altre persone a bordo. Mentre la Spagna ha invitato Israele a proteggere la sicurezza e i diritti degli attivisti.

Spectre, Alma e Sirius

Le prime navi che hanno subito l’abbordaggio da parte di Israele sono Spectre, Alma e Sirius. Secondo i dati di tracciamento delle navi della Flotilla, un totale di 13 imbarcazioni erano state intercettate o fermate all’inizio di giovedì 2 ottobre. Gli organizzatori sono rimasti irremovibili, affermando in una dichiarazione che la Flottiglia «continuerà imperterrita» a navigare verso Gaza. Ora si trovavano a 46 miglia nautiche dalla loro destinazione.

L’attacco con i droni

La scorsa settimana la Flotilla è stata attaccata da droni, che hanno sganciato granate stordenti e polvere tossica sulle imbarcazioni, causando danni ma nessun ferito. Israele non ha commentato l’attacco con i droni, ma ha affermato che userà qualsiasi mezzo per impedire alle imbarcazioni di raggiungere Gaza, sostenendo che il suo blocco navale è legale in quanto combatte i militanti di Hamas nell’enclave costiera. Italia e Spagna hanno schierato navi militari per fornire assistenza in caso di soccorso o necessità umanitarie, ma hanno smesso di seguire la Flotilla una volta che si è avvicinata a 150 miglia nautiche (278 km) da Gaza per motivi di sicurezza. Anche i droni turchi hanno seguito le imbarcazioni. Italia e Grecia hanno chiesto congiuntamente a Israele di non ferire gli attivisti a bordo e hanno chiesto alla FLottilla di consegnare i suoi aiuti alla chiesa cattolica di Gerusalemme.

leggi anche