Morta schiacciata dal finestrino elettrico della sua Fiat 500. Il caso di Bernadette Delmotte in Francia e la lettera a Elkann: «Non vogliamo soldi»


È rimasta intrappolata con il collo nel finestrino automatico della sua auto, una Fiat 500, mentre la stava pulendo davanti casa. Così è morta Bernadette Delmotte, 65 anni, residente a Bissy-sur-Fley, nella Saona e Loira, il 13 giugno scorso. A trovare il corpo sono stati i familiari, che hanno subito allertato i soccorsi, ma per la donna non c’era più nulla da fare. Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe trattato di un incidente domestico legato a una manovra involontaria. Secondo quanto ricostruisce un’amica a Bfmtv, l’auto sarebbe partita all’indietro perché senza freno a mano inserito. Nel tentativo di bloccarla, la donna si sarebbe sporta dal finestrino per tirare la leva del freno interno, ma avrebbe premuto accidentalmente il comando del finestrino elettrico, che si è chiuso stringendole il collo.
Il fratello scrive alla Fiat
«All’inizio nessuno capiva cosa fosse successo, nemmeno la polizia», ha spiegato François, il fratello della vittima, intervistato da France 3. «Ho pensato a un’aggressione, poi al suicidio. Solo dopo abbiamo ricostruito la dinamica». L’autopsia ha escluso il coinvolgimento di terzi, confermando la morte per asfissia meccanica. La famiglia ora chiede maggiore attenzione sulla sicurezza dei finestrini elettrici: «Non sto cercando un risarcimento, perché questo non mi riporterà indietro mia sorella, ma voglio aprire una riflessione per evitare che succeda ancora». Per questo ha inviato una lettera alla Fiat, produttrice del veicolo. L’azienda non ha ancora commentato il caso.
Foto di copertina da archivio