Il sollievo dei leader europei dopo il rilascio degli ostaggi. Meloni: «Ora costruire la pace». Kallas: «Riparte la missione Ue a Rafah»


Dopo la liberazione degli ultimi 20 ostaggi israeliani da Gaza, anche i leader di Italia e Unione europea si uniscono al coro di sollievo e speranza per la svolta possibile nel devastante conflitto in Medio Oriente. «Un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump», scrive su X la premier Giorgia Meloni, in viaggio verso l’Egitto. Oggi a Sharm el-Shekih si terrà infatti la cerimonia di celebrazione della firma sull’«Accordo di pace» – spinto dal presidente Usa e mediato anche da Egitto, Qatar e Turchia – alla quale sarà presente il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen, ma non il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. «Ora si apre una nuova fase – prosegue -: consolidare il cessate il fuoco e dare piena attuazione all’accordo per costruire un futuro di pace e stabilità duratura. L’Italia continuerà a sostenere con convinzione questo percorso nella consapevolezza che la pace si costruisce con i fatti, non con le parole», conclude la presidente del Consiglio.
October 13, 2025
Tajani: «L’Italia contribuirà affinché 2 popoli e 2 Stati non sia solo uno slogan»
«Dal Medioriente si accende un’altra luce di speranza dopo due anni di orrori», scrive invece su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Dopo il cessate il fuoco, un altro passo in avanti di un percorso ancora fragile, il passaggio dalla guerra alla pace. Tutto è ancora molto incerto: il compito che spetta a tutti noi, ai governi e ai popoli dell’Europa assieme ai nostri amici del mondo arabo, è quello di consolidare e costruire giorno dopo giorno le condizioni perché la pace resista e si rafforzi. L’Italia contribuirà a far sì che il progetto dei “2 popoli 2 Stati” non rimanga uno slogan vuoto. Si impegnerà con lealtà e convinzione perché i due popoli possano trovare la pace nel rispetto e nella sicurezza».
Von der Leyen e Kallas: «L’Ue farà la sua parte per la pace»
Il senso d’urgenza dell’opportunità unica da non disperdere per aprire un altro cammino tra israeliani e palestinesi risuona pure nelle parole della leadership Ue. «Il rilascio degli ostaggi israeliani è un momento di pura gioia per le loro famiglia e di sollievo per il mondo intero. Significa che si può voltare pagina e aprire un nuovo capitolo», scrive la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. «Siamo pronti a contribuire al successo del piano di pace per Gaza con tutti gli strumenti a nostra disposizione In particolare, fornendo sostegno alla governance e alla riforma dell’Anp. Saremo una forza attiva all’interno del gruppo dei donatori palestinesi. E forniremo finanziamenti dell’Ue per la ricostruzione di Gaza». A dare concretezza a tale disponibilità è l’Alta rappresentante Ue Kaja Kallas, che dall’Ucraina – dove è oggi in visita – fa sapere che a partire da mercoledì l’Ue «riavvierà la missione civile di monitoraggio del valico (di Rafah, ndr) tra Gaza ed Egitto. Questa missione gioca un ruolo importante nel sostenere il cessate il fuoco».
Macron, Starmer e Merz: «Oggi è un nuovo inizio»
Messaggi di gioia, sollievo e impegno sul piano di pace Usa sono arrivati in mattinata pure dal presidente francese Emmanuel Macron e dal premier britannico Keir Starmer. Per il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, «oggi è un inizio: l’avvio di una guarigione, e un passo verso la via della pace in Medioriente», scrive su X, commentando il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. I tre leader saranno oggi – lunedì 13 ottobre – in Egitto per partecipare alla cerimonia di celebrazione dell’«Accordo di pace».
October 13, 2025
October 13, 2025
October 13, 2025
Metsola: «Giorno di speranza per Israele e per il Medio Oriente»
Anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, si unisce al coro di sollievo per il rilascio degli ostaggi israliani. «Sono tornati a casa. Oggi è un giorno storico di speranza per Israele e per tutto il Medio Oriente. Dopo due anni di dolore e strazio, tutti gli ostaggi rimasti sono liberi e tornati tra le braccia dei loro cari. Le armi sono state silenzate. I miei pensieri sono rivolti a tutte quelle famiglie il di cui ho conosciuto il dolore inimmaginabile negli ultimi due anni», si legge su X. «La pace è possibile. Il ciclo intergenerazionale di terrore, guerra e orrore può essere spezzato. Sono grata al presidente Trump e a tutti coloro, tra cui Egitto, Qatar e Turchia, che hanno dato così tanto perché tutto questo accadesse. Siamo pronti a contribuire a garantire l’attuazione dell’accordo di pace», aggiunge Metsola.
October 13, 2025
Guterres: «Profondamente sollevato per liberazione degli ostaggi»
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres si è detto «profondamente sollevato» che gli ostaggi «abbiano riconquistato la libertà e che presto si riuniranno ai loro cari dopo le immense sofferenze che hanno sopportato». Guterres, che parteciperà al vertice di Gaza a Sharm el-Sheikh, ha esortato tutte le parti a proseguire su questa strada e a «onorare i propri impegni di cessate il fuoco per porre fine all’incubo sulla Striscia», conclude.
October 13, 2025