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«Pamela Genini voleva lasciare Gianluca Soncin. Potevo salvarla, non ci sono riuscito»

16 Ottobre 2025 - 05:11 Alessandro D’Amato
pamela genini gianluca soncin omicidio ex fidanzato francesco d.
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Il racconto di Francesco D., ex fidanzato di lei. «In questo momento sto cercando di trovare il coraggio di andare avanti. Perché questo è quello che fa un uomo coraggioso»

«Avrei dovuto fare in modo di salvarla, e questo è il peso che dovrò portare». Francesco D., 40 anni, è un imprenditore edile. Lavora nella ditta di famiglia a Sant’Omobono in Valle Imagna. Ha avuto una relazione con Pamela Genini. Ed era con lei al telefono quando Gianluca Soncin è entrato in casa con una copia delle chiave e l’ha ammazzata a coltellate. Francesco ha ricevuto una richiesta di aiuto da Pamela. Ha chiamato la polizia. Ma non è riuscito a salvarla: «In questo momento sto cercando di essere lucido e trovare il coraggio di andare avanti. Perché questo è quello che fa un uomo coraggioso. Quelli coraggiosi non accoltellano le donne».

Pamela Genini e Gianluca Soncin

Pamela si è accorta da subito che Soncin era un violento: «L’ha isolata dalla famiglia, dagli amici, dal lavoro. Le impediva di incontrare altre persone, controllava come si vestiva, ogni suo spostamento. Era ossessionato». Lei aveva chiamato più volte polizia e carabinieri, «ma non è mai riuscita a formalizzare le accuse. Subito dopo le botte lui si scusava promettendo di non farlo più, ma poi passava alle minacce. Più volte le ha detto: “Se mi denunci ammazzo tua madre…”». Le diceva: «Se mi lasci ti ammazzo». Pamela invece «aveva organizzato di scappare, ma non ce l’ha fatta. Lui è arrivato prima». E conclude: «Questo non è un raptus, è un omicidio premeditato. Questo è un mostro e ce ne son tanti altri, bisogna far sì che non succedano più queste cose».

Chi è Gianluca Soncin

Davanti alla pm Alessia Menegazzo Gianluca Soncin, nato a Biella il 13 marzo 1973, è stato freddo e distaccato. Negli archivi di polizia c’è una storia di stalking conclusasi senza denuncia. Nel 2010 era stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno con l’accusa di frode su auto di lusso. Accusato di associazione per delinquere, avrebbe fatto parte di un’organizzazione che, su un giro di affari di 30 milioni, aveva evaso l’Iva per oltre 6,5 milioni. Con un meccanismo che consentiva di vendere le auto con sconti fra il 10 e il 13%. I mezzi risultavano importati da società fittizie amministrate in particolare da Soncin e dal padre tramite prestanome.

La relazione con Pamela

Soncin viveva tra Cervia e Milano. Aveva conosciuto Pamela Genini nel marzo 2024. Provvedeva a tutte le necessità della compagna. Pagando conti, viaggi e regali. Ma cercava di allontanarla da amicizie e legami. Lei era tornata a vivere dai genitori a Bergamo. Lui la minacciava in videochiamata e le diceva anche che avrebbe ucciso il suo cane. A settembre 2024 per la Mostra del Cinema di Venezia, quando lei disse «di aver chiamato un fotografo per andare all’evento», Soncin le strappò i vestiti «colpendola con vari pugni e cercando di accoltellarla, minacciandola di morte», ha raccontato l’ex fidanzato e amico di Pamela agli inquirenti. Ad agosto una pistola puntata aal ventre. Poi la fuga di lei a Milano. Ma lui la controllava anche tramite una carta di credito che le aveva data. E l’aveva aggredita fisicamente in più occasione. Gli episodi di violenza avvenivano ogni 20 giorni.

Il blocco

Martedì 14 ottobre Pamela aveva chiamato Soncin per annunciargli la fine della relazione e anche il blocco su tutti i social. Ma lui aveva già fatto una copia delle chiavi dell’appartamento di lei. Secondo Pamela l’imprenditore faceva anche uso di droghe. E di farmaci, come quelli trovati nell’Audi Sq8 che ha lasciato in mezzo alla strada quando è andato in casa di lei. Davanti ai poliziotti che lo fermano per omicidio ha detto solo: «Non mi ricordo». Racconta ancora l’ex fidanzato: «Stava preparando la fuga e io la stavo aiutando. L’idea era di allontanarsi da Milano. Le avevo detto che prima di bloccarlo doveva scappare, ma lei si era convinta di avercela fatta e mi diceva: “Ora sono libera”. Purtroppo non è stato così».

L’ultima telefonata

Poi Francesco racconta l’ultima telefonata: «L’ho sentita gridare: “Aiuto, aiuto”. Ho subito chiamato la polizia e mi sono messo in macchina per raggiungerla. Non siamo riusciti a salvarla, nonostante gli agenti siano arrivati subito». Ha qualche rammarico: «Sento di non avere fatto abbastanza. Quello che ormai possiamo fare è combattere per dare giustizia a Pamela e per impedire che quanto toccato a lei possa succedere ancora». Soncin non è mai stato sposato. Ma sarebbe padre di un ragazzo di 28 anni nato da una relazione avuta da giovane. Come ha confermato ieri la sua legale, Simona Luceri, a suo carico non ci sono denunce per stalking. Ma nel 2011 Soncin sarebbe stato arrestato per maltrattamenti. La convivente che ha avuto prima di Pamela sarebbe letteralmente fuggita da lui, addirittura senza più dare notizie.

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