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La figlia di Alec Baldwin e Kim Basinger contro i suoi genitori: «Narcisisti, inaffidabili e tossicodipendenti»

23 Ottobre 2025 - 23:07 Alba Romano
Il racconto di Ireland Baldwin in un blog personale alla vigilia dei suoi trenta anni

«Narcisisti, inaffidabili e tossicodipendenti». Così Ireland Baldwin descrive i suoi genitori Alec Baldwin e Kim Basinger, entrambi noti attori statunitensi. E lo fa alla vigilia del suo trentesimo compleanno scrivendo un post sul blog Substack, dal titolo «30, Flirty, and Surviving». Modella americana, classe 1995, racconta della sua infanzia solitaria, rivelando come sia «cresciuta senza due genitori in casa e senza fratelli a cui rivolgersi». E, spiega Ireland Baldwin, «questo peso era causato dalla necessità di continuare a portare i miei familiari narcisisti, inaffidabili e tossicodipendenti, di cui pensavo di aver bisogno nella mia vita». Una famiglia disfunzionale che ha avuto inevitabilmente delle ricadute sul suo modo di essere.

L’infanzia solitaria e il rapporto con la figlia

«A volte ho avuto un’infanzia solitaria, ed è per questo che sono cresciuta sentendo il bisogno di conquistare certe persone nella mia famiglia. Per qualche motivo, la loro approvazione e i loro elogi erano particolarmente significativi per me. Niente è stato più liberatorio che realizzare finalmente quanto siano velenose queste persone. Così, mi sono addentrata nei miei trent’anni con la consapevolezza che è così che si spezzano questi cicli», scrive Ireland Baldwin. La modella parla anche della figlia che ha avuto con il fidanzato Rac, la piccola Holland di due anni: «Mia figlia non ha bisogno di conoscere queste persone, e io posso proteggerla da loro. Posso fare del mio meglio per costruire la mia idea di famiglia, pezzo per pezzo. E mostrare come una vera famiglia si tratta a vicenda».

Gi ultimi «10 anni di dolore»

La modella ripercorre anche l’ultimo decennio della sua vita. «10 anni di dolore. 10 anni in cui non sapevo cosa diavolo stessi facendo o di cosa stessi parlando, ma continuavo comunque a parlare», scrive. «Non devo vergognarmi di chi sono veramente. Ho sprecato così tanto tempo a fingere di essere qualcun altro per un partner, per ottenere un lavoro, per farmi piacere a gente di m****, ecc. Darei qualsiasi cosa per riavere indietro quel tempo. Non puoi cambiare o aggiustare nessuno. Punto. Devono voler cambiare. E probabilmente non lo faranno».

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