Ultime notizie Delitto di GarlascoJannik SinnerLegge di bilancioSigfrido Ranucci
ESTERIBig TechDonald TrumpUSAWashington

Le big tech finanziano la sala da ballo di Trump: ecco quali aziende hanno partecipato alla «colletta» da 350 milioni

24 Ottobre 2025 - 23:03 Ugo Milano
casa bianca sala ballo trump
casa bianca sala ballo trump
Alla costruzione del salone hanno partecipato con donazioni milionarie i colossi tecnologici della Silicon Valley, e il conto già salato è aumentato di 100 milioni dal primo progetto

L’immensa sala da ballo ordinata da Donald Trump sarà realtà, tant’è che sono già partiti i lavori di demolizione dell’ala est della Casa Bianca. Al suo posto sorgerà un salone per ricevimenti da 1000 posti, criticato da politici e enti del settore. A farsi carico delle spese di costruzione saranno, secondo Time, una serie di aziende e personalità tra cui spiccano colossi del tech come Google, Meta, Microsoft, Hp. Impossibile non pensare alla schiera dei ceo delle big tech al cospetto di Trump durante il suo insediamento come presidente degli Stati Uniti, che sembra replicarsi in una sorta di colletta milionaria utile a tenere buoni i rapporti con la Casa Bianca. Il costo dell’opera sarebbe già lievitato sfiorando i 350 milioni, dopo una prima stima che si fermava a 250, come rivelato dallo stesso Trump.

Le donazioni

Nella folta lista c’è anche Amazon, la piattaforma di criptovalute Coinbase e Comcast Corporation di cui fanno parte tra le altre Sky e NBC. Non è chiaro esattamente quanto sia la quota con cui ogni azienda ha intenzione di contribuire, ma si sa come riporta il Corriere che almeno 22 milioni di dollari arriveranno da YouTube, come parte del risarcimento pattuito per chiudere la causa con Trump. YouTube aveva deciso di chiudere il canale di Trump dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, e nell’accordo fra le parti ci sarebbe un riferimento chiaro a 22 milioni da destinare alla sala da ballo. Per accreditarsi al presidente rieletto i grandi ceo avevano già concesso «gentilezze» milionarie durante la cerimonia d’insediamento, per un totale che si aggirava intorno ai 170 milioni di dollari. In alcuni casi gli amministratori delegati avevano attinto direttamente dal proprio patrimonio personale.

leggi anche