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Jacopo Ottonello: da semifinalista di «Amici» a operatore ecologico. La parabola del 26enne che ora torna con un progetto indipendente

27 Ottobre 2025 - 21:16 Ugo Milano
Il covid, i contatti con le case discografiche, il crollo dopo il programma di Maria De Filippi. Ora il cantautore si racconta a FQ Magazine

Sembrava destinato al successo commerciale, oltre che di pubblico. Ma nonostante l’ottimo percorso ad Amici e progetti avviati con grandi case discografiche Jacopo Ottonello è finito a lavorare come spazzino. «Anche noi spazzini – anzi, operatori ecologici – siamo molto cool, permettiamo a tutta la comunità di vivere in un ambiente sicuro e pulito, rendendo le città vivibili e a misura d’uomo. È un lavoro come un altro, non capisco tutto questo hype», racconta a FQ Magazine. L’edizione di cui è stato semifinalista è quella del 2020, vinta da Gaia, dove però il vero protagonista è stato il Covid. «La “casetta” che avevo abitato sin dagli inizi del serale di Amici mi aveva protetto dal mondo esterno, facendomi capire solo in un secondo momento quanto fosse grave la situazione», confessa Ottonello. «È innegabile: la pandemia ha ridimensionato tutti gli obiettivi che mi ero posto in precedenza, facendomi capire che dovevo ripartire completamente da zero».

Ottonello: «Dopo “Amici” sono tornato a casa, progetti frenati dal Covid»

«La prima cosa che ho fatto dopo Amici è stata prendere un aereo per tornare a casa, dalla mia famiglia e dai miei amici. Nonostante il periodo parecchio difficoltoso, ho comunque dei bei ricordi: uno su tutti è la realizzazione del video ‘Come il sole’, girato a Portofino in una giornata indimenticabile», racconta il cantautore che non nega di aver avuto contatti con le principali case discografiche. «L’interesse era già arrivato prima del serale. Infatti avevo ricevuto richieste sia da Warner sia da Sony. Una professionista del settore mi aveva consigliato di scegliere la seconda, ovvero Sony. Con Sony, in quel periodo, avevo sviluppato un progetto molto bello, ma comunque piegato alle regole del tempo pandemico».

«Non scrivevo moltissimo e mi sfogavo correndo»

Il giovane parla di come ha affrontato il momento in cui le prospettive sembravano essere scomparse: «Avevo voglia di correre, come direbbe Forrest Gump. A parte gli scherzi, la corsa era uno sfogo, un modo per riprendere in mano la mia quotidianità dopo dei momenti di buio. In quel periodo non scrivevo moltissimo, quindi avevo deciso di gettare ogni mia frustrazione nelle gambe e nei piedi, non è mai stata una questione legata al “rimettersi in forma”, ma era semplicemente un modo per riprendere contatto con il mio corpo». Non ha mai pensato di mollare, e infatti ora sta preparando il nuovo album: «Anche nei momenti peggiori, in cuor mio ho sempre saputo che chiudere le porte alla mia passione per la musica era in realtà qualcosa di impensabile».

Il rilancio e i progetti futuri

L’arrivo di un nuovo percorso da indipendente si intuisce dai social del giovane cantautore. Gli stessi su cui ha condiviso momenti del suo lavoro da operatore ecologico. «Non sono lo stesso Jacopo di Amici: sono cambiato e sono cresciuto. Da un anno collaboro con l’etichetta indipendente EBIM Records, con cui ho iniziato a sperimentare nuove sonorità, dando finalmente corpo ai miei testi e alle mie emozioni. Tra poco uscirà Solamente mia, l’inedito che segna l’inizio del mio nuovo percorso artistico e cantautorale. Mi piace vivere nel mio eterno presente, è il modo migliore per vedere l’arte ovunque.».

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