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«Ricordati che morirai», per il rapper Faneto scatta il braccialetto elettronico (ma arriverà fra settimane). Le botte alla ex, che mostrò i lividi sui social

28 Ottobre 2025 - 15:48 Ugo Milano
Il musicista 21enne non può avvicinarsi alla sua ormai ex fidanzata e ai suoi famigliari. Il ragazzo aveva anche ucciso il cane di lei in un incidente in cui lui guidava «tutto drogato e bevuto», raccontava la ragazza sui social

Il rapper Faneto aveva picchiato la fidanzata diverse volte, secondo gli inquirenti, tanto da allarmare anche i dipendenti dei diversi hotel in cui i due soggiornavano. Violenze che la ragazza aveva denunciato non solo alle forze dell’ordine ma anche sui social, pubblicando le foto dei lividi e gli screen delle minacce dell’ormai ex fidanzato. Ora per lui, il 21enne Valentin Antonio Segura, è scattato l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Da subito divieto di avvicinamento alla ragazza e ai suoi familiari, ma per il dispositivo potrebbero volerci settimane, come riporta Ansa.

Le accuse

La misura restrittiva è stata disposta dalla gip di Milano Silvia Perrucci su richiesta del pm Andrea Zanoncelli e dell’aggiunta Letizia Mannella. Contro il giovane violento la procura procede per maltrattamenti e percosse, che sarebbero andate avanti per mesi accompagnate da continue minacce. Nell’interrogatorio di garanzia di questa mattina, 28 ottobre, il rapper si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Ho raccontato tutto questo perché nessuna donna viva ciò che ho vissuto io. L’ho coperto per mesi e mesi, anche dopo averlo lasciato e denunciato, mi sono rotta. È il momento di far valere la mia voce. Ne esco a testa alta e con tanto coraggio sulle spalle», aveva scritto la ragazza sul suo profilo Instagram dove aveva condiviso anche le foto dei lividi.

Il cane ucciso

Segura avrebbe anche ucciso il cane della ragazza, in un incidente in cui lo aveva investito con la macchina. La ragazza aveva raccontato anche questo sui social: «Era scappato dall’auto perché lui ha guidato sotto psicofarmaci, tutto drogato e bevuto. Mi ha tolto anche lui». Dopo l’apertura dell’inchiesta l’etichetta di cui fa parte, la Trenches Records fondata da Rondodasosa, si è dissociata decidendo di devolvere alle associazioni antiviolenza tutto il ricavato delle canzoni di Farneto: «Non ci può esser spazio, nella cultura hip-hop, per chi commette atti di questo tipo».

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