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Le immagini della rapina al Louvre generate con l’Intelligenza Artificiale

29 Ottobre 2025 - 14:08 Marianna Satta
Oltre alle incongruenze architettoniche, compare il marchio "Sora"

Il furto dei gioielli della Corona di Francia, avvenuto al Louvre il 19 ottobre 2025 nella Galleria di Apollon, ha fatto scalpore e monopolizzato per giorni i titoli dei giornali. L’evento ha scatenato un’ondata di curiosità e speculazioni online e mentre le autorità francesi cercano i responsabili, sui social circolano video e foto della rapina. Molte delle clip mostrano i presunti filmati delle telecamere di sicurezza, foto dei ladri in azione, e perfino riprese “turistiche” dall’interno del museo. Tuttavia, molte di queste immagini sono contenuti generati con l’intelligenza artificiale.

Per chi ha fretta

  • il 22 ottobre 2025 su Facebook appare un video che mostrerebbe i ladri entrare nel Louvre da una finestra.
  • Il video è falso: contiene incongruenze architettoniche e il marchio “Sora”, generatore video di OpenAI.
  • il 23 ottobre 2025 cominciano a circolare foto di una presunta rapina ripresa da visitatori nella Galleria di Apollon.
  • Anche le foto sono false: mostrano un ambiente simile, ma con soffitti, luci e teche diversi da quelli reali

Analisi

Il 22 ottobre 2025, tre giorni dopo la rapina al Louvre, su Facebook è comparso un video che sembrava provenire dalle telecamere di sorveglianza del museo. La clip mostrava quattro persone incappucciate con pettorine gialle, ferme su una piattaforma di montacarichi, mentre si introducevano in un edificio storico. Nel giro di poche ore, il video è stato rilanciato anche su TikTok, accompagnato da didascalie che ne attribuivano la provenienza al sistema di sicurezza del Louvre. Il giorno successivo, il 23 ottobre, altri utenti hanno pubblicato delle foto che ritraevano gli stessi ladri all’interno di una galleria simile alla Galleria di Apollon, sostenendo che fossero riprese di turisti presenti al momento del furto. Entrambi i contenuti sono stati creati con l’intelligenza artificiale.

Il video dei ladri sul montacarichi

Nel primo video, i ladri vengono mostrati mentre entrano nel presunto Louvre utilizzando un montacarichi per raggiungere una finestra. Un’analisi accurata del filmato rivela numerosi errori visivi e architettonici. Innanzitutto, il montacarichi non è dello stesso modello di quello realmente usato nella rapina.

In più è possibile notare come le finestre e la facciata dell’edificio non corrispondano a quelle dell’ala Denon, dove si trova la Galleria di Apollon, caratterizzata da decorazioni barocche e gotiche. Nella seconda parte del video, i presunti ladri vengono ripresi all’interno di una stanza bianca con colonne e teche di vetro, completamente diversa dalla vera galleria, nota per i suoi soffitti dorati e affrescati.

Inoltre, in alto a sinistra compare la scritta “Sora”, che identifica il software di intelligenza artificiale di OpenAI utilizzato per generare il filmato.

Anche i movimenti dei soggetti tradiscono la natura sintetica del video: in un frame, uno dei ladri attraversa con il corpo una barra metallica della piattaforma, un errore tipico delle ricostruzioni AI. Tutti questi elementi dimostrano che il video non mostra la rapina del Louvre, ma è un contenuto generato artificialmente.

Le foto dei ladri nella “finta” Galleria di Apollon

Il secondo contenuto, pubblicato il 23 ottobre, consiste in tre immagini che ritraggono gli stessi individui incappucciati all’interno di un museo. La scena sembra più convincente del primo video: la galleria mostrata ha ornamenti e teche che ricordano vagamente la Galleria di Apollon. Tuttavia, un confronto con foto ufficiali del Louvre rivela numerose differenze. I soffitti non sono affrescati allo stesso modo, nella vera galleria questi sono decorati con pitture e motivi dorati assai più appariscenti. La disposizione delle luci e dei quadri è diversa, e le teche di vetro non assomigliano in alcun modo a quelle originali che custodiscono i gioielli della Corona di Francia.

Conclusioni

Le immagini dei “ladri al Louvre” che hanno invaso i social dopo il furto del 19 ottobre sono dei falsi generati dall’intelligenza artificiale, probabilmente con il solo scopo di accumulare visualizzazioni. Il furto dei gioielli è un fatto reale e confermato, ma nessuno dei filmati o delle foto sopra analizzati ritrae i veri ladri né il vero museo.

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