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La bufala del tatuaggio elettronico di Bill Gates per controllare la popolazione entro il 2030

30 Ottobre 2025 - 13:06 Marianna Satta
La ricerca del MIT citata riguarda la memorizzazione di informazioni mediche nei Paesi in via di sviluppo, non è un “tatuaggio elettronico” per sorveglianza o pagamenti

Un video diffuso dal canale Telegram e Facebook di Dentro la Notizia sostiene che l’ex banchiera d’investimento Catherine Fitts abbia “rivelato” un piano dei “globalisti”, in cui Bill Gates avrebbe un ruolo centrale: introdurre denaro programmabile, identità digitali obbligatorie e perfino tatuaggi e inchiostri intelligenti sottocutanei per monitorare la salute e consentire pagamenti. Un collage di teorie del complotto riciclate che ormai girano da tempo. Nel filmato in questione, viene citato uno studio del MIT, finanziato in parte dalla Bill & Melinda Gates Foundation, come prova che questa tecnologia sarebbe parte di un progetto distopico con scadenza nel 2030. L’argomentazione usa immagini suggestive e richiami apocalittici, come il “marchio della bestia”, per spingere la resistenza all’identità digitale e all’eliminazione del contante.

Per chi ha fretta

  • Il video Dentro la Notizia attribuisce a Bill Gates un piano per imporre tatuaggi elettronici e denaro digitale controllabile, citando alcune affermazioni dell’ex banchiera Catherine Austin Fitts.
  • Il cosiddetto “denaro programmabile” non è uno strumento di controllo, ma una tecnologia sperimentale per rendere i pagamenti digitali più efficienti e sicuri.
  • La ricerca del MIT citata riguarda la memorizzazione di informazioni mediche nei Paesi in via di sviluppo, non è un “tatuaggio elettronico” per sorveglianza o pagamenti.
  • Il progetto non è un’iniziativa di Bill Gates, ma uno studio indipendente finanziato in parte dalla Bill & Melinda Gates Foundation per migliorare la tracciabilità vaccinale.
  • L’Identità Digitale Europea, o EUDI Wallet, non prevede tatuaggi o strumenti di sorveglianza, ma rafforza la privacy e il controllo dei dati da parte dell’utente.

Analisi

Il video è stato diffuso in Italia dal canale Dentro la Notizia, sia su Telegram che Facebook, e riprende un intervento di Catherine Austin Fitts, pubblicato inizialmente dal portale Children’s Health Defense, guidato da Robert F. Kennedy Jr. Il contenuto è stato rilanciato in Italia con titoli sensazionalistici che indicano una “conferma ufficiale” secondo cui Gates starebbe promuovendo i tatuaggi elettronici e “cosa fare per evitare il Marchio della Bestia 666”, mescolando frasi autentiche di Fitts con richiami religiosi e frammenti di servizi televisivi. In pochi giorni il video ha raccolto migliaia di visualizzazioni e commenti, alimentando l’idea di un “grande piano globale” guidato da Bill Gates.

Il mito del controllo finanziario

Catherine Fitts, ex funzionaria del Tesoro americano, è nota per le sue tesi complottiste su denaro digitale, governance globale e “élite finanziarie”. Secondo lei, le banche centrali e le grandi fondazioni mirerebbero a costruire un sistema di controllo economico basato sul “denaro programmabile”. Secondo questa teoria, ogni persona avrebbe un’identità digitale unica, collegata a dati biometrici e finanziari, e non avrebbe più la possibilità di usare il proprio denaro liberamente. Queste affermazioni tuttavia, non hanno alcuna base documentata. Ciò che sappiamo sul denaro programmabile è assai diverso.

Denaro programmabile

Come spiegato nell’articolo di Forbes, di cui Fitts mostra la foto ma non analizza, il denaro programmabile è una forma di valuta digitale che può essere impostata per usi specifici, ad esempio per aiuti umanitari o buoni elettronici, e non ha nulla a che vedere con la sorveglianza. È una tecnologia ancora in fase di sperimentazione con l’obiettivo di rendere i pagamenti più efficienti e sicuri tramite l’integrazione di strumenti digitali nel sistema finanziario, mantenendo la regolamentazione pubblica. Come ogni innovazione tecnologica, richiederà attenzione alla privacy e alla trasparenza. Fitts tuttavia collega queste sperimentazioni ai programmi della Gates Foundation per l’inclusione finanziaria, trasformando iniziative per l’accesso ai pagamenti digitali in presunte prove di un piano di controllo mondiale.

Il mito del tatuaggio elettronico e lo studio del MIT

Lo studio citato nel video, pubblicato nel 2019 dal MIT, riguarda una tecnologia di “micropatch“, cioè cerotti a microaghi che rilasciano un colorante luminescente sotto la pelle per registrare la storia vaccinale di un paziente. È pensato per i Paesi in via di sviluppo, dove spesso mancano registri sanitari affidabili. Non si tratta di un tatuaggio elettronico, né di un microchip, e non ha alcuna funzione di tracciamento o pagamento. Il colorante può essere letto solo con una luce infrarossa e serve unicamente per ricordare quali vaccini siano stati somministrati. La Bill & Melinda Gates Foundation ha fatto parte dei finanziatori del progetto ma non ne controlla né lo sviluppo né l’applicazione.

Identità digitale: cos’è davvero l’EUDI Wallet

Nel video vengono incitati gli spettatori a “resistere alle identità digitali” facendo riferimento all’European Digital Identity Wallet, o EUDI Wallet, ovvero il Portafoglio Europeo di Identità Digitale approvato nel 2024. Questo dovrebbe permettere ai cittadini di gestire documenti e certificati digitali in modo sicuro, come la patente, il diploma o la tessera sanitaria. È un sistema decentralizzato e volontario, costruito per garantire che ogni utente controlli i propri dati e decida quando condividerli. Non prevede alcuna forma di tatuaggio, chip o dispositivo fisico, e non ha legami con progetti di pagamento obbligatori.

Riciclo di teorie del complotto

Le teorie del complotto che collegano Bill Gates a un piano di controllo globale non sono nuove. Già nel 2020, durante la pandemia, erano circolate false notizie sui presunti “microchip nei vaccini”, secondo cui i vaccini contro il Covid-19 avrebbero contenuto dispositivi per tracciare la popolazione. In poco tempo queste storie si sono fuse con l’idea che Gates volesse “controllare la popolazione mondiale” attraverso la tecnologia. Il video di Dentro la Notizia riprende e amplifica queste paure, presentando il “tatuaggio elettronico” come prova di un piano globale e collegandolo al “marchio della bestia”, simbolo apocalittico trasformato dai complottisti in metafora di qualunque tecnologia percepita come minaccia alla libertà personale.

Conclusioni

Il video di Dentro la Notizia ricicla vecchie narrazioni complottiste adattandole a nuovi temi come l’identità digitale e il denaro programmabile. Le fonti citate vengono decontestualizzate per alimentare un racconto apocalittico di controllo totale e criticare le innovazioni tecnologiche in fase di sviluppo.

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