Non solo la Torre dei Conti: dalla Domus Aurea alle Mura Aureliane, tutti i monumenti crollati negli ultimi anni a Roma
				
Questa volta è toccato alla Torre dei Conti crollare, almeno parzialmente, sotto gli occhi increduli dei passanti e mettendo a rischio la vita degli operai impegnati in loco. Ma prima dell’edificio medievale dei Fori Imperiali ci sono tanti altri edifici della Capitale che negli ultimi anni hanno contribuito ad allungare l’elenco dei crolli e dei cedimenti.
Tutti i precedenti degli ultimi anni
Nel 2022 fu l’arco di Porta Maggiore a perdere un pezzo all’alba, sfiorando i pendolari del mattino. Nel 2018 cedette un solaio di epoca imperiale in via Campania. Quello stesso anno, un fulmine ferì la statua di Garibaldi al Gianicolo. E ancora prima, nel 2010, ci fu il crollo della volta della Domus Aurea. Riavvolgendo il nastro, altri esempi si aggiungono: nel 2007 le mura dell’imperatore Aureliano videro aprirsi un varco a San Lorenzo, mentre nel 2001 un tratto precipitò vicino a Porta San Sebastiano. E a guardare bene, non è nemmeno un problema che riguarda esclusivamente gli edifici più antichi. «Goal», l’enorme scultura dei Mondiali di Italia ’90 realizzata da Mario Ceroli, crollò su se stessa nel 2023.
Le richieste di un piano straordinario di controlli
Insomma, il cedimento della Torre dei Conti non è un episodio del tutto nuovo per la Capitale, che con i suoi monumenti attrae milioni di visitatori da tutto il mondo ogni anno ma non sempre riesce a prevenire episodi come quello verificatosi oggi. E a giudicare dai commenti comparsi sui social, i cittadini romani non sembrano del tutto sorpresi. Anzi, parlano di un’emergenza continua e sempre differita. E rilanciano, a maggior ragione dopo l’ultimo incidente, l’urgenza di un piano straordinario di controlli e interventi di prevenzione.
Foto copertina: ANSA/Massimo Percossi | Il crollo parziale della Torre dei Conti, a Roma
