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Almasri arrestato a Tripoli. Le opposizioni chiedono al governo di riferire. Tajani: «Non me ne sto occupando»

05 Novembre 2025 - 17:44 Alba Romano
Almasri arresto
Almasri arresto
A dare la notizia del fermo è l'emittente Lybia24: chiesto il rinvio a giudizio per la morte di un detenuto torturato. E in Italia sale lo scontro politico

Osama Njeem Almasri è stato arrestato a Tripoli e sul suo fermo è già polemica politica. A dare la notizia dell’arresto è l’emittente Lybia24. Nelle scorse ore, la procura generale libica ha chiesto l’arresto dell’ex generale e il suo rinvio a giudizio nel processo che lo vede indagato con l’accusa di aver torturato alcuni detenuti nel carcere di Mitiga e di aver provocato la morte di uno di loro. Nessun commento da parte del ministro degli Esteri Antonio Tajani all’uscita dal question time alla Camera ai cronisti che gli chiedevano un commento sull’arresto di Almasri in Libia. «Non me ne sto occupando», ha commentato il vicepremier.

Le accuse di tortura

Secondo i testimoni che hanno assistito all’arresto, scrivono i media libici, il generale capo della polizia penitenziaria rideva al momento dell’arresto. I pm avrebbero raccolto prove sufficienti per dimostrare le sevizie inflitte da Almasri ad almeno cinque detenuti. Uno di loro è morto in seguito alle violenze.

L’arresto in Italia e la polemica sul rimpatrio

Il generale libico Almasri è stato al centro di una polemica tutta italiana scoppiata a inizio anno, quando fu arrestato a Torino in seguito a un mandato della Corte penale internazionale. Il ministero della Giustizia non diede seguito al provvedimento e con una mossa molto contestata decide di rispedire Almastri a Tripoli a bordo di un volo di Stato. Quella vicenda portò a un’indagine del Tribunale dei ministri, fermata dalla mancata concessione dell’autorizzazione a procedere da parte del Parlamento.

La reazione delle opposizioni

Le reazioni da parte dell’opposizione sono arrivate puntuali.  E tutte chiedono alla Camera una informativa urgente del governo. «Il governo fa fare al nostro Paese una figuraccia internazionale», attaccano Pd, M5s, Avs, Iv, Azione e Piu’ Europa. «Il governo ha ridotto l’Italia a dover prendere lezioni di diritto dalla Libia», è il tenore degli interventi fatti oggi in Aula. «Le autorità libiche hanno ordinato l’arresto di Almasri, per tortura e omicidio. Lo stesso criminale che Meloni, Nordio e Piantedosi hanno liberato e riaccompagnato a casa con un volo di Stato, dopo che la magistratura e le forze dell’ordine italiane lo avevano fermato nel nostro Paese per il mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Evidentemente per la procura in Libia il diritto internazionale non vale ‘solo fino a un certo punto’, come per il governo italiano. Questa è una figura vergognosa a livello internazionale per cui il governo deve chiedere scusa agli italiani», ha dichiarato la segretaria Pd Elly Schlein. «Che umiliazione per il governo Meloni – commenta sui social il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte – Ora diranno che anche la Procura generale in Libia è un nemico dell’esecutivo? Che vergogna per la nostra immagine. Non è questa l’Italia». Nicola Fratoianni di Avs ha aggiunto: «Per torture e abusi ordinato l’arresto di Almasri a Tripoli. Evidentemente sarà consegnato alla Corte penale internazionale. Insomma quello che Nordio, Piantedosi e Mantovano hanno impedito a gennaio, violando la legge, ora accade in Libia. Un po’ di vergogna dalle parti di Palazzo Chigi, no eh?». 

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