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Quella volta che Paul e Linda McCartney inviarono la cacca della figlia a un giornalista

06 Novembre 2025 - 18:04 Gabriele Fazio
La storia è stata raccontata dal batterista degli Wings in un libro dal titolo Wings: The Story of a Band on the Run, a cura di Ted Widmer

Contare le storie legate all’era d’oro del rock è praticamente impossibile, soprattutto perché, essendo quella un’era priva della comunicazione ultraveloce ed impertinente di internet, ne vengono fuori ancora oggi una gran quantità e tutte interessantissime, molte, come questa che stiamo per raccontarvi, anche divertenti.

A svelare l’accaduto è Denny Seiwell, storico batterista degli Wings, la band fondata da Paul e Linda McCartney una volta chiusa l’esperienza Beatles, un progetto durato in pratica per tutti gli anni ’70, esattamente dal 1971 al 1981, collezionando anche una serie di memorabili successi come Band On The Run, Live and Let Die e Silly Love Songs. Seiwell, oggi 82enne, ha deciso di svelare questo aneddoto inedito nel libro Wings: The Story of a Band on the Run, a cura di Ted Widmer.

Paul, Linda e l’arresto per possesso di marijuana

Partiamo dal contesto storico: siamo nel 1972, Paul e Linda vengono arrestati per possesso di marijuana mentre si trovano nel backstage del loro concerto allo Scandinavium di Göteborg. Un fatto che non li toccò particolarmente in termini legali, se la cavarono con una multa di 1000 corone svedesi ciascuno (circa 150 dollari dell’epoca) e il divieto di entrare poche settimane dopo in Giappone dove avrebbero dovuto far tappa con il loro tour mondiale. Questo perché, se legalmente le cose andarono lisce, mediaticamente la coppia fu ampiamente criticata.

Cacca di (figlia) d’artista

In questo scenario entra nella storia un giornalista britannico, Seiwell non fa il nome, né il suo né quello della testata per la quale era inviato, che conquista la fiducia di Paul e Linda spiegando alla coppia l’intenzione di scrivere un pezzo sul loro stile di vita on the road, senza toccare l’argomento musica. Paul e Linda si convincono a tal punto da permettere all’uomo di seguirli sul bus della band, durante il soundcheck e poi naturalmente nel backstage durante il concerto. Ecco, appunto, il concerto: secondo quanto racconta Seiwll nel libro, il giornalista in questione lasciò la venue senza ascoltare un minuto di musica e tornando a casa fece uscire una ferocissima recensione negativa sul live e un’aspra critica a quello stile di vita della band che invece aveva promesso di raccontare.

Quando Paul e Linda leggono il pezzo, com’è facile immaginare, non ci restano benissimo. Destino vuole che in quel momento stessero cambiando il pannolino alla piccola Stella, la loro figlioletta, oggi 54enne, e lì furono colti dall’idea geniale. Presero il portasapone del bagno dell’hotel dove si trovavano, raccolsero un “campione” delle feci della bambina, lo impacchettarono e lo spedirono al giornalista. «Non mi interessa se vogliono che si sappia o no. Ho pensato che fosse la risposta perfetta a un rozzo giornalista».

Paul e il ricordo degli Wings

«Sono davvero felice di essere trasportato indietro nel tempo ai tempi degli Wings e di rivivere alcune delle nostre folli avventure attraverso questo libro», ha scritto Paul a proposito del libro su Instagram . «Ripartire da zero dopo i Beatles a volte è stato folle – ha proseguito – Ci sono stati momenti molto difficili e spesso ho messo in discussione la mia decisione. Ma man mano che miglioravamo, ho pensato: “Ok, questa è davvero una bella cosa”. Abbiamo dimostrato che gli Wings potevano essere una band davvero brava. Suonare per un pubblico enorme come avevano fatto i Beatles e avere un impatto diverso. È stata un’emozione enorme».

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