Grandi dischi per Giorgia e Venerus, ottimo il singolo di Geolier, pessimo quello di Paola Iezzi – Le recensioni

Il Tre – Anima nera

Non è stato facile arrivare alla fine di questo album. Il problema non è la scrittura, tutto sommato quadrata, e nemmeno la volontà del ragazzo, che propone una serie di brani che sono carichi di cose che, è evidente, gli premeva raccontare. Il problema è più la sostanza, lo spessore, la qualità. Di rap non c’è praticamente nulla, possiamo serenamente definirlo un disco pop, moderno a voler valutare quelle venature urban. Apprezziamo la volontà di allontanarsi, e anche di tanto, dai cliché legati all’hip hop, ma qui di rimbalzo siamo finiti in un teen drama tristarello e raccontato anche piuttosto maluccio. Apprezziamo anche l’apertura, il fatto che abbia buttato sul tavolo una grande intimità, ma minimamente sorretta da una qualsivoglia forma di verve.

Non c’è alcuna varietà in termini di sonorità, il disco suona tutto uguale, maledettamente uguale, drammaticamente uguale, tanto che spesso ci siamo ritrovati a dover tornare indietro col cursore perché totalmente distratti dal muro bianco dietro lo schermo del computer, tanto è il disinteresse che stimolano questi brani. Alla fine del disco ci siamo sentiti anestetizzati da questa poetica spicciola e senza particolari idee o fuochi d’artificio.