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Non solo Calenda. Sempre più tatuaggi tra i boomer vip: dalla politica al calcio alla tv

10 Novembre 2025 - 10:31 Ygnazia Cigna
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Ha fatto discutere la scelta del leader di Azione. Ma tra i cinquantenni famosi è in buona compagnia

Un tempo simbolo di trasgressione, oggi il tatuaggio è diventato il nuovo linguaggio trasversale delle generazioni. Politici, allenatori, conduttrici e anche icone del cinema: l’inchiostro non conosce più limiti d’età. In questi giorni ha fatto il giro del web che il leader di Azione Carlo Calenda ha sfoggiato con orgoglioil suo nuovo tryzub tatuato sul polso, il tridente ucraino in segno di vicinanza a Kiev che gli è valso l’accusa dell’ambasciata russa di essere un «seguace di nazisti». Ma Calenda non è nuovo alla passione per i tattoo, come ricorda Il Corriere della Sera: porta la «A» del suo partito, un «SPQR» romano e, soprattutto, uno squalo fatto incidere il giorno prima delle nozze.

I tatuaggi nel calcio come trofei

In fatto di tatuaggi fatti da adulti, Carlo Calenda è in buona compagnia. Tra gli allenatori di calcio, l’inchiostro è diventato un trofeo personale. Luciano Spalletti, fresco di panchina juventina, porta sul braccio sinistro il numero 3, ricordo del suo scudetto con il Napoli: un tatuaggio che a Torino ha fatto discutere. «Per le analisi ho dato l’altro braccio», ha dichiarato. Stesso spirito per Stefano Pioli, che dopo il titolo del 2022 con il Milan si era regalato un tricolore con il numero 19. José Mourinho a 59 anni ha invece preferito fissare per sempre sulla pelle le tre coppe europee vinte in carriera: Champions, Europa League e Conference.

Il mondo dello spettacolo

Il mondo dello spettacolo non è da meno. Alla lista di «boomer» tatuati, c’è anche Mara Venier, 73 anni, che a inizio dello scorso anno si è tatuata una stellina sul polso, insieme al nipote Giulio: «Il primo della mia vita, una nonna rock, una pazza». Poi è stata la volta di Antonella Clerici che a 61 anni, nei mesi scorsi, si è fatta incidere con la figlia Maelle la frase «La cultura è libertà». «È un mio mantra, glielo ripeto da quando è piccola», ha spiegato la conduttrice. Anche Michelle Hunziker e Aurora Ramazzotti avevano scelto un tatuaggio gemello, con la scritta in tedesco Liebe ohne Leiden («Amore senza sofferenza»). Ma nel mondo dello spettacolo c’è anche chi si è trovato a dover toglierseli i tatuaggi, come nel caso di Stefano De Martino che – secondo alcune indiscrezioni – avrebbe ricevuto una serie di pressioni dalla Rai.

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