Ucraina, Zelensky fa dimettere la ministra dell’energia e quello della giustizia. Via per l’inchiesta sulla corruzione

«Ho scritto una lettera di dimissioni». Questo l’annuncio dato su Facebook della ministra dell’Energia ucraina Svitlana Grynchuk, che lascia l’incarico a seguito dello scandalo di corruzione che ha travolto il settore energetico in Ucraina. Pochi minuti prima, Zelensky aveva chiesto le dimissioni per lei e per il ministro della Giustizia German Galushchenko, sospeso in mattinata. «Non ci sono state violazioni della legge nell’ambito delle mie attività professionali», ha dichiarato Grynchuk, esprimendo comunque gratitudine al numero uno di Kiev. Pochi minuti dopo ha mollato anche il ministro della giustizia German Galushchenko. «Presentata una mozione alla Verkhovna Rada per la destituzione del ministro della Giustizia German Galushchenko e del ministro dell’Energia Svitlana Grynchuk. I ministri hanno presentato le loro richieste (di dimissioni) secondo le modalità previste dalla legge», ha riferito la premier ucraina Svyrydenko su X.
Lo scandalo di corruzione in Ucraina
Sono sette le persone coinvolte in uno schema di tangenti da 100 milioni di dollari che coinvolgeva alti funzionari del settore energetico. L’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina ha dichiarato in una nota di aver arrestato cinque sospettati e di averne identificati altri due. Avevano messo le mani sugli enti statali energetici, in particolare l’agenzia nucleare Energoatom. Una fonte vicina alla vicenda indica come principale organizzatore del sistema Timur Mindich, ex socio in affari del presidente Volodymyr Zelensky. Nell’inchiesta risultano indagati anche un ex consigliere del ministro dell’Energia, il responsabile della sicurezza di Energoatom e quattro cosiddetti impiegati amministrativi. L’Ucraina a causa della guerra sta vivendo continue interruzioni dell’energia elettrica. Un problema grosso a cui si aggiunge come una tegola anche l’inchiesta sulla corruzione nel settore energetico del paese.
Tajani: «L’Italia fornirà nuovi generatori per centrali in Ucraina»
L’Italia fornirà all’Ucraina nuovi generatori per riabilitare le centrali elettriche colpite. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante un incontro con i colleghi di Germania, Francia e Ue, oltre al rappresentante di Kiev Andrii Sybiha, a margine del G7 in Canada. «Siamo pronti a fornire ogni assistenza possibile, con particolare attenzione alla resilienza energetica e umanitaria e alla difesa, per la quale è in preparazione un 12esimo pacchetto di aiuti militari. Forniremo nuovi generatori e nuova tecnologia per riabilitare le centrali elettriche colpite, sostegno finanziario tecnico», ha dichiarato il numero uno della Farnesina. L’Italia ha stanziato finora oltre 100 milioni di euro per la resilienza energetica di Kiev, fra contributi e crediti d’aiuto. Tajani ha anche riconfermato l’impegno per l’assistenza alle forze armate ucraine anche nel contesto delle due missioni europee Euam e Eumam, e il sostegno ai programmi europei Safe e Edip per il rafforzamento delle industrie della difesa europea e ucraina.
