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Trovato ubriaco alla guida chiama la madre che arriva in taxi, ma non si salva neanche il tassista: perché ora rischia la licenza

16 Novembre 2025 - 10:21 Giovanni Ruggiero
Carabinieri controlli
Carabinieri controlli
La vicenda surreale del tassista milanese. Il sospetto dei carabinieri nato dalla puzza che arrivava dall'abitacolo della sua auto

Dall’alcoltest non si è salvato neanche il tassista che era stato chiamato per riportare a casa un ragazzo trovato ubriaco alla guida della sua auto. Una serata disastrosa per l’autista che ora rischia anche la licenza, per non parlare della multa salatissima. Come racconta il Giorno, tutto è iniziato nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 novembre, quando i carabinieri del Nucleo Radiomobile e Compagnia Duomo hanno fermato un 34enne alla guida di una Fiat 500.

La stangata dopo l’alcoltest

Quella sera i militari concluderanno la nottata con 24 patenti ritirate su 247 analizzate al posto di blocco. Tra queste c’era quella di un uomo di 34 anni sottoposto all’alcoltest: la prima prova ha restituito un valore di 0,87 grammi di etanolo per litro di sangue, la seconda 0,90. Considerando che il limite è fissato a quota 0,80, l’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebrezza. E rischia una multa da 800 a 3.200 euro, oltre che la sospensione della patente da sei a 12 mesi e il fermo amministrativo del veicolo.

La chiamata alla mamma per evitare il deposito giudiziario

Il 34enne si è precipitato a chiamare sua madre, così che almeno salvasse l’unica auto di famiglia dal deposito giudiziario. La donna quindi ha chiamato un taxi, che l’ha prelevata da casa e portata in zona Porta Nuova, dove i carabinieri avevano fermato il figlio. A quel punto i militari fanno l’alcoltest alla signora, che dovrà guidare la Fiat 500 fermata poco prima.

La puzza dal taxi

Ma poi vengono insospettiti dall’odore acre che arriva dall’abitacolo del taxi. I carabinieri chiedono quindi al conducente alla guida di una Toyota Auris, che un po’ stranito accetta di farsi esaminare. Il test gli porta pessime notizie: al primo soffio segna 0,84, poi passa a 0,85. Peccato che per lui, autista di un servizio pubblico, il limite imposto dal Codice dello strada è lo stesso dei neopatentati, cioè zero.

Che cosa rischia il tassista

Alla fine anche il tassista finisce denunciato e segnalato dai carabinieri alla commissione disciplinare del bacino aeroportuale milanese. Multone anche per lui, sequestro del mezzo e ora anche la possibilità che debba trovarsi un altro lavoro.

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