Gli ottimi ritorni dei Subsonica e Irene Grandi, grande Nitro, bene Paradiso. Imbarazzanti Baby K e Bello Figo. Le nostre recensioni

Subsonica – Radio Mogadiscio

Menomale che esistono i Subsonica, menomale che esiste questo non luogo musicale in cui rifugiarsi, al sicuro, quando tutto intorno il vuoto ti stritola l’anima con un silenzio intellettuale glaciale. E poi ci sono i Subsonica, indubbiamente i più fighi del quartiere, che con la loro musica, nonostante la lunghissima carriera, entusiasmano come pochi ormai riescono a fare. Questa Radio Mogadiscio è una forza, il ritmo è serrato, sempre danzereccio ma con lineature elettroniche meno evidenti rispetto al passato, anzi c’è una chitarra funky a fare da colonna vertebrale di questo racconto (vero) sul mitico Colonnello Abshir Hashi Alì, che difende da tutti i moti politici della storia della Somalia un archivio musicale di inestimabile valore. E

cco, Radio Mogadiscio sembra un pezzo cantato controvento, una linea precisa, centrata, esaltante, la solita alla quale la band ci ha abituati, con nuove evidenti influenze internazionali, mentre intorno succede la qualsiasi. In definitiva, un brano che riesce ad essere intellettualmente stimolante e fisicamente trascinante. Un brano dei Subsonica insomma. Niente di nuovo, niente di cui ci potremmo mai stancare. Grazie d’esistere.