Se oggi ci fossero le primarie di centrosinistra, Giuseppe Conte vincerebbe su Schlein di 14 punti (e pure su Salis) – il sondaggio di Youtrend

Se oggi si tenessero le primarie di centrosinistra, quale potenziale candidato del campo largo vincerebbe? Negli ultimi tempi si è parlato molto delle aspirazioni di Giuseppe Conte, mai esplicitamente dichiarate, di tornare a Palazzo Chigi. Una riflessione, questa, emersa soprattutto da quando i più attenti hanno notato una sua parziale “moderazione”. Qualcuno si è spinto a parlare di una «virata a destra» dell’ex premier. Sembrano lontani i tempi in cui infiammava l’emiciclo della Camera dei deputati: oggi, nei suoi ultimi interventi, anche davanti alla premier, è apparso più contenuto nei modi. In secundis, sta dettando la sua personale linea: «puntare sulla sicurezza e rifiutare la patrimoniale», anche a costo di allontanarsi dalle posizioni dei suoi colleghi del campo largo, o da quelle che lo stesso Movimento sosteneva solo un anno fa. Insomma, dall’esterno, tutto questo sembra configurarsi in una strategia volta a riprendersi Palazzo Chigi in vista delle politiche del 2027. E sembra che questa tattica stia funzionando tra gli elettori di centrosinistra. A confermarlo, un’analisi di Youtrend che Open pubblica per la prima volta.
Conte vincerebbe le primarie di centrosinistra
Secondo i dati forniti dall’istituto di sondaggistica, se oggi si tenessero le primarie di centrosinistra, Giuseppe Conte sarebbe il vincitore, staccando di ben 14 punti la segretaria del Pd, Elly Schlein. L’ex premier ottiene infatti il 43% dei consensi, mentre Schlein si ferma al 29%. Distante di appena un punto dalla dem c’è Silvia Salis, la neo sindaca di Genova, con il 28%.
Salis “ruba” voti a Schlein
«Salis ha un profilo più simile a quello di Schlein, dunque le due si fanno concorrenza interna al campo largo rispetto a Conte», spiega Martina Carone, analista di YouTrend e professoressa di analisi dei media all’Università di Padova. La sindaca di Genova «stacca Schlein di un solo punto e sottrae sicuramente preferenze alla segretaria del Pd, invece che a Conte». Tuttavia anche se tendenzialmente «le leadership emerse rapidamente» come quella di Salis, appunto «rischiano di faticare a restare all’apice, in questo caso specifico, la sindaca sta reggendo molto bene».
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Conte raccoglie più consensi nel M5S rispetto a Schlein nel Pd
Ma c’è un altro dato indicativo: alle primarie del campo largo, Conte sarebbe più votato tra gli elettori del M5S di quanto Schlein lo sarebbe tra quelli del PD. Tra gli elettori pentastellati che si dicono certi di partecipare alle primarie, Conte raccoglierebbe il 96% dei consensi: «il Movimento 5 Stelle si schiera in massa con lui, ignorando praticamente tutti gli altri candidati» (Salis 3%, Schlein 1%).
Il 28% dei dem voterebbe Salis
Guardando invece tra gli elettori del Partito Democratico che parteciperebbero sicuramente alle primarie, più della metà (il 55%) voterebbe per Elly Schlein, ma quasi uno su tre (29%) sceglierebbe Silvia Salis, e un ulteriore 16% opterebbe invece per Giuseppe Conte.
«Schlein, a differenza di Conte, non raccoglie l’unanimità delle preferenze tra gli elettori del suo partito», osserva l’analista. Le lotte interne al Pd, particolarmente evidenti durante questa campagna elettorale che si concluderà lunedì, hanno messo in luce i forti malumori tra i riformisti, ovvero la minoranza del partito, incarnati nella nuova area “Crescere” e la maggioranza, ovvero i filo-Schlein. «Salis è sicuramente al centro di un certo hype mediatico e, rispetto a Schlein, ha un profilo più trasversale, il che le permette di raccogliere un numero di preferenze non indifferente», aggiunge Carone.
Le elezioni in Campania
C’è però un elemento di contesto che non si può trascurare: «I dati sono stati raccolti prima delle elezioni regionali», spiega l’analista, «ma con il voto in Campania, dove il favorito è il candidato del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, si prevede che, in caso di vittoria, il risultato rafforzi ulteriormente il partito guidato da Conte, che a quel punto, nonostante le critiche ricevute, riuscirebbe comunque a emergere e a consolidare la sua leadership».
