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Troppi voti per Israele all’Eurovision, cambiano le regole del televoto: cosa hanno deciso i vertici del concorso

21 Novembre 2025 - 13:34 Giulia Norvegno
Yuval Raphael
Yuval Raphael
Nell'ultima edizione, l'austriaco JJ si era augurato di non vedere più Israele in gara all'Eurovision. L'artista era dispiaciuto invece per l'assenza della Russia. L'annuncio del direttore del festival sulle novità per la prossima gara

I vertici dell’Eurovision Song Contest hanno deciso di cambiare le regole del televoto e parte del sistema che regola il festival musicale. Una stretta dovuta innanzitutto alle recenti polemiche scoppiate sulla partecipazione degli artisti israeliani e ai voti da loro raccolti dal pubblico: troppi secondo l’organizzazione dell’Eurovision, legati più al sostegno politico al Paese di provenienza che all’esibizione in sé. «Stiamo adottando misure chiare e decisive per garantire che il concorso rimanga una celebrazione della musica e dell’unità. Il concorso dovrebbe rimanere uno spazio neutrale e non deve essere strumentalizzato», ha dichiarato Martin Green, direttore dell’Eurovision Song Contest presso l’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu).

La polemica del vincitore austriaco e il secondo posto di Israele

Alla finale di Basilea del 2025 ha trionfato l’austriaco JJ. Dietro di lui si è piazzata l’israeliana Yuval Raphael, sopravvissuta alla strage del Supernova festival del 7 ottobre 2023. Quel risultato, dopo un’edizione particolarmente colpita dalle polemiche dei movimenti ProPal, non era piaciuto al vincitore austriaco, che aveva commentato: «Vorrei che il prossimo Eurovision si svolgesse senza Israele. Ma ora la decisione spetta all’Ebu. Noi artisti – aveva detto al quotidiano spagnolo El Pais – possiamo solo esprimere la nostra opinione. E mi spiace che abbiano escluso la Russia, ma mantenuto Israele. Che cosa farei io? – ha aggiunto JJ – Se dipendesse da me, non ci sarebbero nella competizioen».

Voti limitati e giurie professionali

I cambiamenti più significativi riguardano il sistema di voto, come ha spiegato dallo stesso Green. Il numero massimo di voti possibili per metodo di pagamento passa da 20 a 10. Green, in una lettera aperta alla comunità dei fan, ha spiegato che questa riduzione serve a «incoraggiare una partecipazione più equilibrata», invitando il pubblico a distribuire i propri voti tra diversi artisti. Inoltre vengono reintrodotte le giurie professionali nelle semifinali per la prima volta dal 2022, con un equilibrio 50/50 tra voti della giuria e del pubblico. Le giurie saranno composte da 7 membri invece dei precedenti 5, includendo giornalisti musicali, insegnanti, specialisti di coreografia e almeno due giovani tra i 18 e i 25 anni. Tutti i giurati dovranno firmare una dichiarazione formale di impegno a votare «in modo indipendente e imparziale».

Divieto di campagne esterne

Sono state rafforzate le regole sulla promozione delle canzoni per proteggere il concorso da «campagne sproporzionate e guidate da fattori esterni». Nessuna emittente o artista può ora partecipare direttamente o sostenere campagne di terzi, compresi governi o loro agenzie, che potrebbero distorcere il voto. I tentativi comprovati di influenzare indebitamente i risultati saranno segnalati. Green ha chiarito le aspettative nel Codice di condotta, rafforzando i processi di revisione per canzoni, allestimenti scenici e profili degli artisti: «Applicheremo le nostre regole in modo più coerente per evitare che il Concorso venga utilizzato come piattaforma politica».

Appuntamento a Vienna 2026

L’Eurovision Song Contest 2026, che sarà la 70ª edizione dell’annuale concorso canoro, si svolgerà presso la Wiener Stadthalle a Vienna dall’12 al 16 maggio 2026, in seguito alla vittoria di JJ con la canzone “Wasted Love”. Sarà la terza edizione nella capitale austriaca dopo quelle del 1967 e 2015. «I governi non partecipano all’Eurovision Song Contest, gli artisti sì», ha concluso Green nella lettera. «L’Eurovision Song Contest sarà sempre una piattaforma che permetterà loro di dimostrare che un mondo diverso è possibile. Siamo, e saremo sempre, uniti dalla musica».

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