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La fatica di Trump alla Casa Bianca: i pisolini in riunione, gli impegni pubblici «mai prima delle 12»

26 Novembre 2025 - 12:49 Davide Aldrigo
donald trump
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Un'inchiesta del New York Times mostra il calo negli impegni del tycoon rispetto al primo mandato: «Sempre più affaticato»

Lo vediamo e sentiamo così tanto da pensare che sia ovunque e non si fermi mai. Eppure, come analizza un lungo articolo del New York Times, anche Donald Trump accusa la fatica e le sue apparizioni pubbliche sono decisamente diminuite rispetto al primo mandato da presidente. Lui che ha fatto della resistenza fisica, del vigore e dell’energia un segno di forza politica – utile pure a battere un anno fa Joe Biden, soprannominato non a caso Sleepy Joe, “Joe l’assonnato” – è ora criticato da chi sospetta che si appisoli un po’ troppo spesso e sita perdendo colpi. Secondo il Times c’è chi solleva perplessità crescenti sulla sua tenuta fisica alla stressante vita da presidente.

Meno impegni nell’agenda del presidente

Per prendere le distanze dal predecessore Biden, che a detta sua «dormiva di giorno, di notte, in spiaggia» e che firmava con l’autopen (forse per mascherare una mano non più ferma), Trump ha cercato di essere onnipresente per agli americani: appare davanti ai media, risponde alle domande, incontra leader stranieri, ambasciatori, politici, amministratori delegati. A dispetto però di qualche viaggio all’estero in più, motivato dalle tensioni internazionali in corso, per il resto la sua agenda appare più scarica rispetto al suo primo mandato alla Casa Bianca. A 79 anni compiuti i suoi impegni sono meno frequenti e tendono a durare meno. Numeri alla mano, gli eventi ufficiali di Trump terminano più o meno sempre alla stessa ora, poco dopo le 17, ma cominciano più tardi. Nel 2017, primo anno del suo primo mandato, gli impegni programmati di Trump iniziavano in media alle 10.31. Ora, osserva il New York Times, è difficile che il tycoon si faccia vedere prima delle 12.08.

Trump si addormenta durante una riunione

Una ridotta esposizione ai media serve probabilmente al presidente per gestire meglio le sue energie quando serve, ma non sono mancate occasioni pubbliche in cui Trump ha dato segni di stanchezza. Durante un evento nello Studio Ovale iniziato intorno a mezzogiorno del 6 novembre, Trump è rimasto seduto alla sua scrivania per circa 20 minuti mentre i dirigenti in piedi intorno a lui parlavano di farmaci dimagranti. A un certo punto le palpebre di Trump si sono abbassate fino a chiudere quasi completamente gli occhi e il presidente è sembrato sonnecchiare più volte per diversi secondi.

Il paragone con il primo mandato

Rispetto al primo mandato, il numero totale delle apparizioni ufficiali di Trump è diminuito del 39%. Nel 2017, Trump ha partecipato a 1.688 eventi ufficiali tra il 20 gennaio e il 25 novembre dello stesso anno. Nello stesso periodo di quest’anno, Trump ha partecipato a 1.029 eventi ufficiali. Secondo una fonte del New York Times, Trump continua a recarsi regolarmente nello Studio Ovale dopo le 11 del mattino. Questa routine sarebbe un retaggio del suo primo mandato: dopo essersi lamentato di avere un’agenda troppo fitta al mattino, Trump ha mantenuto il cosiddetto “executive time” nella residenza della Casa Bianca prima di recarsi al piano inferiore per lavorare. Pare tuttavia che si tratti più di un’abitudine che di una necessità: come tutti i presidenti degli Stati Uniti, anche la salute di Trump è costantemente attenzionata e, a detta del suo staff medico, quella del presidente è ancora «eccezionale» per la sua età.

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