Chirurgo dimentica una pinza di 14 cm nel corpo della paziente dopo l’operazione. Lei lo scopre dopo 5 mesi: «Farò causa»

Cinque mesi di dolore, visite, sospetti e risposte che non arrivavano. Poi, la scoperta che ha dell’incredibile, una pinza chirurgica lunga 14 centimetri dimenticata sotto la pelle dopo un intervento di addominoplastica. È l’incubo di Giusy Abruzzo, una donna di 42 anni residente a Modena, che si è vista restituire la serenità solo lo scorso 28 novembre, quando i medici dell’ospedale di Sassuolo hanno rimosso il corpo estraneo che la stava facendo soffrire da mesi. Un intervento necessario, che l’ha salvata da complicazioni potenzialmente molto gravi e ha messo fine a un incubo iniziato ben prima della scoperta, tra dolori inspiegabili e diagnosi che sembravano non cogliere il punto.
Cos’è successo
La storia, come ricostruisce la Gazzetta di Modena, nasce da un percorso di cura complesso. Giusy, affetta da obesità, si era sottoposta a un intervento per la riduzione dello stomaco a Bergamo. La donna era riuscita a perdere ben 50 chili. Un traguardo importante, che tuttavia aveva lasciato molta pelle in eccesso. Da qui la decisione di ricorrere a un’addominoplastica. L’intervento viene dunque programmato a Napoli, presso una struttura pubblica, e il 30 giugno viene eseguito. L’operazione sembra riuscire, ma il sollievo dura poco. Vicino all’ombelico compare un fastidio costante. Alla domanda su quel malessere, il chirurgo che l’ha operata le risponde ipotizzando una piccola ernia, nulla che sembrasse giustificare la gravità dei sintomi.
La tac che ha fatto emergere la verità
La verità emerge solo a fine novembre, quando il dolore diventa insopportabile e una tac urgente effettuata a Pavullo, nel Modenese, rivela ciò che nessuno avrebbe potuto immaginare. Una pinza chirurgica era rimasta nel corpo. È allora che la donna viene trasferita a Sassuolo, dove un’équipe specializzata interviene per rimuovere l’oggetto dimenticato. Ora la donna ha annunciato l’intenzione di fare causa all’ospedale.
