Thomas Ceccon, gli scherzi, le battute e le vittorie sugli Usa: «Non sono supersimpatici»

Il nuotatore Thomas Ceccon dice che oggi si conosce «abbastanza: ho sbagliato tanto e imparato tanto». In un’intervista a La Stampa dice che per sbagliare in Italia «devi avere intorno persone che ti vogliono bene. Non è facile. A me è successo di ripetere lo stesso errore. Ho provato a insistere su certi atteggiamenti in vasca per tentare di distribuire le forze e tenere più prove possibile. Se osi e cadi la gente storce il naso. Però noi italiani miglioriamo…». Perché «da ragazzino ogni errore era vissuto come una strage. Crocefisso e bollato come spocchioso per delle leggerezze. È facile rimanerci male. Per fortuna io ho da sempre lo stesso allenatore, Alberto Burlina e ascolto lui che è un’ottima voce guida. Essere capito è fondamentale, i giudizi superficiali mi hanno pesato».
Le vittorie sugli Usa
Poi spiega perché esulta per i successi sugli americani: «Non sono supersimpatici. Agli ultimi Mondiali le hanno prese anche internamente dal grande Phelps che li ha bacchettati. Sono abituati a vincere e se non succede si stizziscono, ma quando vanno forte è perché sono bravi e io lo so». Lui ha sfoggiato una cuffia Usa in Australia: «L’amico Razzetti mi ripeteva “fai a meno, dai”. Ci tenevo: avranno fatto i loro commenti e chi se ne frega. Tra atleti la viviamo con goliardia, non come insulto. La cuffia mi è cara, l’ho scambiata ai Mondiali jr del 2017. Mi sta bene. Se posso, non uso la mia». Questo perché «dietro gli scambi ci sono incroci. Se ne metto una è perché vale la pena o per scherzare con i colleghi italiani».
«Mi ha rubato pure la cuffia»
Poi parla del messaggio «mi ha rubato pure la cuffia»indirizzato a Pilato e Tarantino: «Faceva ridere, purtroppo non era probabilmente il momento di scherzare. Sono così, mi son calmato negli anni ma se mi mettono sul piatto d’argento un’occasione tanto bella non resisto». La sua ironia, dice, è capita «Da pochi. Anche di recente, ho battuto due record italiani e ci ho giocato scrivendo che era ora perché quelli che li avevano prima sono antipatici. Uno era Mora e stava là con me, ha riso. Io voglio portare questa vena, se arrivano critiche da fuori, pazienza. Lo sport viene preso troppo seriamente».
Ti potrebbe interessare
Pilato e Tarantino
Ceccon parla ancora del furto: «Gli errori si fanno, questo era meglio evitarlo. È una stupidata, non credo che potesse capitare a tutti ma l’impulso di portarsi via una cosa per fare gli splendidi è comune». Ha mai rubato? «Mai avuto bisogno». Le colleghe ne avevano bisogno? «Sono inciampate in una bravata che costa tanto. Vent’anni fa non se ne accorgeva nessuno. Oggi la macchia un po’ rimane». Infine: ha fatto pace con Federica Pellegrini? «Per che cosa»? Saluti mancati. «Siamo rimasti come eravamo». Dice di sentirsi pronto per una relazione stabile. Con questa dedizione al nuoto dove la mette? «Magari meglio non trovarla proprio adesso che parto per l’Australia. Fidanzarmi non è una priorità, credo solo che in questa fase della vita se incrociassi una persona che mi capisce si incastrerebbe».
