Pesta a sangue la figliastra di 4 anni e la uccide, donna impiccata in Iran: la madre naturale non le ha concesso il perdono

Occhio per occhio, la legge del taglione o, per dirla in arabo, la qisas. È in nome di una delle leggi più antiche – e ormai obsoleta nella maggior parte del mondo – che una donna è stata giustiziata per impiccagione nella provincia nord-occidentale dell’Iran. La donna due anni fa aveva ucciso Ava, la figliastra di quattro anni, dopo averla picchiata a sangue nel giardino di casa nella città di Orumiyeh.
Il pestaggio della bimba
Il caso ha avuto una enorme eco mediatica per un semplice fatto: di quel brutale pestaggio che aveva portato alla morte della piccola bimba c’erano i video in cui tutto era visibile e nulla era lasciato all’ipotesi. Nel dicembre 2023 la donna aveva infatti preso di mira la figliastra nel cortile della loro abitazione, colpendola con violenza alla testa e lanciandola più volte a terra fino a causarle lesioni cerebrali risultate fatali.
La decisione della madre naturale
La legge del taglione non si applica però a prescindere. La vendetta infatti spetta alla famiglia o alle persone che hanno subito il torto o la perdita, in questo caso alla madre naturale di Ava. È stata lei a decidere di non concedere il perdono alla donna e, di fatto, a condannarla al patibolo.
